Il Palermo passeggia sulla Juve Stabia | I rosanero vincono 3-0, show di Bolzoni

di Domenico Giardina

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Il Palermo passeggia sulla Juve Stabia | I rosanero vincono 3-0, show di Bolzoni

| lunedì 10 Marzo 2014 - 22:24

Poco più che un allenamento. Questo e poco altro è stato questo Juve Stabia-Palermo, posticipo della ventottesima giornata del campionato di serie B che ha visto i rosanero vincere con facilità estrema per 3-0.

La fuga è adesso realtà e i punti di vantaggio sulla seconda diventano 7, mentre il divario sulla terza arriva a 8 punti.

Troppo ampio il divario tra le due squadre, tecnico, tattico e psicologico. La Juve Stabia non può opporre resistenza all’armata del Palermo e già dopo mezz’ora va sotto di tre reti.

È la serata di Francesco Bolzoni, autore della doppietta che apre il match come un apriscatole. Un colpo di testa dopo 3 minuti e una rete sotto misura al 14′ mettono un sigillo al match prima della rete di Franco Vazquez che restituisce pienamente alla causa un giocatore che fino a pochi mesi fa era fuori rosa.

Ultima nota lieta il rientro di Andrea Belotti anche se solo per un assaggio di campo. Quattro minuti finali per lui, ma il suo recupero diventa fondamentale per questo Palermo.

Ottima prova del complesso rosanero che adesso si trova davanti un’autostrada libera da ostacoli. Basta solo gestire con la dovuta accortezza e la serie A arriverà senza patemi. Iachini, che già all’inizio del secondo tempo ha rimproverato ai suoi un leggero calo di tensione, farà di tutto perché questo non accada così da condurre la nave in porto senza scossoni.

La Juve Stabia ci ha messo l’orgoglio. Altro non può opporre. I distacchi dalla quart’ultima diventano sempre più ampi. Sono 10 i punti in meno rispetto alla Reggina. La salvezza è ormai un miraggio.

La partita è importante e Iachini ne è ben consapevole. Per questo il tecnico arriva al posticipo di lunedì con tanti dubbi da sciogliere. Sugli esterni di centrocampo e sul partner di Dybala in attacco. Alla fine Lazaar e Stevanovic vincono quelli sulle fasce mentre a supporto del giovane argentino c’è il connazionale Vazquez che ha avuto la meglio su Troianiello e Belotti, quest’ultimo appena recuperato dopo un lungo infortunio.

La Juve Stabia padrona di casa mette in campo Sowe e Di Carmine di punta con Caserta in appoggio sulla trequarti e il giovane diciassettenne Parigini libero di svariare sulla fascia destra. Un 4-3-1-2 “mutante” capace di trasformarsi in un 4-2-3-1 a seconda delle esigenze.

La partenza è subito scoppiettante con le Vespe che hanno l’occasione buona dopo due minuti con Sowe. Errore di Maresca a centrocampo, pallone in profondità per il giovane attaccante che entra in area ma non trova la porta.

Capovolgimento di fronte ed è il Palermo a passare in vantaggio. Cross di Vazquez dalla sinistra e Bolzoni, lasciato tutto solo in area, realizza di testa il più facile dei gol. Nell’occasione sono evidenti le pecche dei campani, in marcatura e anche tra i pali. Bolzoni, infatti, riesce a penetrare in area indisturbato mentre Benassi si fa trovare fuori posizione.

Il Palermo sfrutta l’onda lunga del vantaggio e già al 6′ potrebbe raddoppiare. Da una fascia all’altra Stevanovic pesca Lazaar in area ma il suo colpo di testa viene deviato in angolo dal portiere gialloblu.

La Juve Stabia prova a uscire dalla sua metà campo ma il divario tra le due squadre è troppo evidente. Infatti al 14′ arriva il raddoppio. Ed è ancora una volta Bolzoni, stavolta in mischia sottoporta dopo un calcio di punizione di Dybala, a trovare la personale doppietta segnando da perfetto rapinatore d’area di rigore.

La Juve Stabia cerca di riprendersi dal tremendo uno-due del Palermo e si fa vedere in avatni al 19′ con l’ex Caserta che da pochi metri non riesce a trovare la porta e spara alle stelle. Giandonato ci prova un minuto dopo con un calcio di punizione dalla trequarti ma Sorrentino si fa trovare pronto alla deviazione in angolo.

Al 23′ Parigini affonda Stevanovic in area e l’arbitro Fabbri fischia il calcio di rigore. Il contatto appare dubbio ma il Palermo ha l’occasione di chiudere virtualmente il match con largo anticipo. Sul dischetto va Maresca che si fa parare la conclusione da benassi. Tiro debole e poco angolato quello del regista, bravo il portiere a intuire. L’inizio di partita di Maresca è sicuramente il peggiore dal suo arrivo in Sicilia.

I padroni di casa riescono a rendersi pericolosi solo su calcio piazzato. Al 25′, infatti, su calcio di punizione di Giandonato è Ghiringhelli ad andare vicinissimo alla rete. Il suo colpo di testa finisce a lato.

La squadra di Braglia, però, appare davvero troppo molle, soprattutto in difesa. Gli attaccanti rosanero affondano come un coltello nel burro. Dybala fa le prove generali del terzo gol al 31′ danzando in scioltezza tra ben cinque difensori gialloblu prima di venire contrato da Ghiringhelli. Ma sessanta secondi dopo combina perfettamente con Vazquez mettendo il trequartista nelle condizioni di trovare l’angolino basso alla destra di Benassi.

Poco più di mezz’ora e il Palermo passeggia già sui resti di una Juve Stabia nettamente inferiore ai rosanero. Le Vespe perdono anche il loro capitano Fabio Caserta, vittima di un risentimento muscolare, sostituito al 38′ da Suciu.

Problemi fisici anche per i ragazzi di Iachini con Muñoz che accusa problemi muscolari e comincia a zoppicare vistosamente.

Nella ripresa l’argentino rimane negli spogliatoi e al suo posto iachini presenta Milanovic. I rtosanero entrano in campo un po’ più rilassati e con l’idea di gestire il vantaggio. Ma la Juve Stabia fa capire di non volerci stare e si butta in avanti in un impeto d’orgoglio.

I gialloblu non impegnano Sorrentino ma guadagnano calci d’angolo e punizioni che potrebbero diventare occasioni insidiose. Iachini richiama i suoi all’ordine e mette in campo Pisano al posto di Stevanovic. Proprio il nuovo entrato va a pescare sulla destra dell’area di rigore un tiro sbagliato di barreto. Il suo cross per Dybala viene però spazzato in angolo dalla difesa campana.

Al 62′ Braglia toglie uno dei suoi migliori giocatori, Giandonato, per mettere dentro Ciancio. Il modulo diventa stabilmente un 4-2-3-1 con Suciu e Djiby mediani e Ciancio, Sowe e Parigini dietro l’unica punta Di Carmine.

I ragazzi di Iachini ascoltano i richiami del proprio allenatore e ricominciano a giocare. I fraseggi dell’undici rosanero permettono a giocatori con grande tecnica come Maresca, Vazquez e Dybala di arrivare facilmente in area e proprio Vazquez avrebbe un’altra buona occasione al 67′. Il suo colpo di testa viene bloccato prima da un difensore e poi dall’arbitro Fabbri che vede un tocco di braccio dell’argentino.

La capolista controlla agevolmente e i ritmi della partita assumono quelli di un allenamento. La Juve Stabia può sperare solo in errori dei giocatori avversari come al 77′ quando Ciancio trova il pallone in questo modo, serve Sowe, ma il tiro dell’attaccante da fuori area colpisce Andelkovic.

Il Palermo chiude il match con la gioia del rientro di Belotti. Un motivo in più per godersi una fuga appena iniziata.

TABELLINO

JUVE STABIA-PALERMO 0-3

JUVE STABIA (4-3-1-2): Benassi 5,5; Zampano 5, Ghiringhelli 5,5, Romeo 5, Liviero 5; Parigini 5, Giandonato 6,5 (62′ Ciancio 5), Djiby 5,5 (78′ Baraye sv); Caserta 5,5 (38′ Suciu 5); Sowe 5,5, Di Carmine 5. A disposizione: Viotti, Montini, Mileto, Baraye, Falco, Di Nardo, Doukara. Allenatore: Piero Braglia.

PALERMO (3-5-1-1): Sorrentino 6; Muñoz 6 (46′ Milanovic 6), Terzi 6, Andelkovic 6; Stevanovic 6 (57′ Pisano 6,5), Bolzoni 7,5, Maresca 5,5, Barreto 6,5, Lazaar 6,5; Vazquez 7; Dybala 6,5 (86′ Belotti sv). A disposizione: Ujkani, Milanovic, Pisano, Daprelà, Verre, N’Goyi, Embalo, Troianiello. Allenatore: Giuseppe Iachini.

Arbitro: Fabbri (Ravenna)

Reti: 3′-14′ Bolzoni, 33′ Vazquez

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