“Il Palermo è in testa ma lo stadio è vuoto” | La chiamata alle armi dei tifosi rosanero

di Domenico Giardina

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“Il Palermo è in testa ma lo stadio è vuoto” | La chiamata alle armi dei tifosi rosanero

| sabato 22 Marzo 2014 - 20:39

Il Palermo è in testa alla classifica ma lo stadio continua a rimanere vuoto. Capiamo che c’è delusione per la retrocessione, capiamo che c’è la crisi economica, ma la nostra città non merita questo! Riempiamo lo stadio per riprenderci ciò che ci spetta”.

Poche parole stampate su fogli A4 sono apparse in diverse zone della città a seguito di un volantinaggio firmato semplicemente “Curva Nord inferiore”. Il gruppo di tifosi organizzati del Palermo vuole porre l’accento su quella che viene da loro ritenuta una contraddizione: avere una squadra che procede a vele spiegate verso la serie A e trovare a ogni partita casalinga lo stadio pieno solo per metà.

Questo volantinaggio appare come una chiamata alle armi, e lo si evince dall’ultima esortazione che vuole spingere il tifoso “da divano” ad andare a riempire gli spalti del Renzo Barbera. Ai fogli appesi in giro per la città si affiancano gli striscioni sui cavalcavia. “Riempite gli spalti” si legge in alcuni di questi.

In effetti se paragonata alla splendida annata 2003/2004, quella che sancì il ritorno in serie A dopo 31 anni, quella di quest’anno è sì una marcia altrettanto trionfale, ma incapace di scatenare gli entusiasmi di appena un decennio fa.

Sono tante e molteplici le ragioni che possono aver spinto dieci, quindicimila persone a smettere di frequentare lo stadio. E questo scritto ne inquadra un paio. Se aggiungiamo lo spostamento al sabato delle partite, quando molti lavorano così come lo stesso Iachini ha più volte evidenziato, e la “bocca buona” che molti tifosi avevano fatto ad anni di piazzamenti onorevoli in serie A, sfide con le grandi d’Italia e partite europee, abbiamo uno spaccato abbastanza aderente alla realtà di Palermo.

Adesso mancano solo dodici giornate alla fine del campionato, di cui metà verranno giocate tra le mura amiche. Non è così lontano dalla realtà attendersi il riempimento progressivo delle tribune man mano che il traguardo sarà a portata di mano. E a quel punto i tifosi potranno stare tranquilli: la fame di calcio visto dal vivo tornerà, anche e soprattutto in chi ha il cuore “diviso a metà”.

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