Il Papa ha incontrato un gruppo di studenti belgi che hanno avuto la possibilità di porre le proprie domande al Pontefice e ha spiegato loro che “una persona, due mesi fa, mi ha dato del comunista senza considerare che l’amore per i poveri è una delle basi del Vangelo. Per me il cuore del Vangelo è dei poveri, senza alcuna ideologia”.
“I poveri sono al centro dell’annuncio di Gesù – ha aggiunto -. Basta leggerlo. Il problema è che alcune volte nella storia questo atteggiamento è stato ideologizzato”.
Di fronte al gruppo di ragazzi belgi il Papa ha espresso le sue preoccupazioni in merito alla situazione lavorativa italiana: “La disoccupazione giovanile dai 25 anni in giù è quasi del 50 per cento – ha spiegato -. In questo momento è proprio la gioventù che deve prendere la luce e andare avanti. Io ho avuto modo di incontrare un gruppo di giovani politici argentini e sono contento perché suonano una musica nuova, indipendentemente dall’essere di destra o di sinistra. Questo mi dà speranza”.
Spostando l’obiettivo su quella che è la generale considerazione dell’essere umano, papa Bergoglio non ha espresso opinioni positive: “Oggi ciò che più conta è il denaro, il potere. L’uomo è stato messo da parte, buttato via dal centro e scivolato verso la periferia”.
Il Pontefice ha poi chiarito il suo pensiero parlando di “cultura dello scarto. È quella predominante al giorno d’oggi. Ciò che non serve a questa organizzazione si scarta. Non vogliamo bambini, li cacciamo via, si cerca di costruire famiglie piccole, sono cacciati via anche gli anziani. Tanti di loro muoiono per un’eutanasia nascosta, perché non si ha cura di loro e muoiono. Ora vengono cacciati anche i giovani”.LEGGI ANCHE:
