Notte di soccorsi per le navi di Mare Nostrum /VIDEO | Alfano: “Ci aspettano sei mesi difficilissimi”

di Redazione

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Notte di soccorsi per le navi di Mare Nostrum /VIDEO | Alfano: “Ci aspettano sei mesi difficilissimi”

| mercoledì 09 Aprile 2014 - 08:31

Le navi della Marina Militare San Giorgio, Espero e Sirio, con le motovedette della Capitaneria di Porto, una motovedetta della Guardia di Finanza ed il supporto di una nave mercantile, ieri sera e per tutta la notte hanno prestato soccorso ai migranti in arrivo dalle coste africane.

La nave anfibia San Giorgio è intervenuta in assistenza a 4 natanti sovraffollati con il supporto delle Motovedette CP 305 e CP 282 imbarcando oltre mille persone, tra cui donne e bambini, senza salvagenti personali. Il pattugliatore Sirio, nella notte, ha portato a termine il salvataggio di 113 migranti, tutti uomini, con l’assistenza della nave mercantile City of Silon.

La fregata Espero invece ieri sera ha dichiarato la situazione di emergenza in base alle condizioni di galleggiabilità di un natante con a bordo 261 persone, concludendo le operazioni di salvataggio nelle prime ore di questa mattina. La Nave San Giorgio sta dirigendo verso il porto di Augusta per lo sbarco dei migranti come disposto dal Ministero dell’Interno. Ieri sera nei porti di Pozzallo e Augusta le navi Maestrale, Euro e Foscari hanno completato lo sbarco di 1049 migranti soccorsi il 7 e l’8 aprile.

Intanto dal vertice sull’immigrazione tenutosi nella tarda sera di ieri al Viminale, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ai microfoni del Giornale radio Rai, ha detto: “È emerso che l’emergenza si fa sempre più grave e che non c’è uno stop agli sbarchi. Due navi mercantili stano soccorrendo due barconi con 300 e 361 persone e sembra che che ci sia almeno un cadavere a bordo”.

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ribadisce che dalla Libia sono pronti a partire tra 300 e 600 mila migranti “ed è una stima per difetto e lo ha confermato anche il commissario Cecilia Malmstrom”. L’Italia, ha detto Alfano intervistato dal Gr1, “è sotto una pressione migratoria fortissima che arriva dalla Libia”.

L’Europa, ha spiegato il ministro dell’Interno, “deve prendere in mano la situazione, non può dire che, avendo dato 80 milioni di euro a Frontex, ha risolto il problema. Noi da ottobre ad oggi abbiamo salvato oltre 10 mila vite, ci sono mercanti di morte che lucrano su questi traffici e che lanciano le richieste di soccorso già 30-40 miglia dopo aver lasciato le coste della Libia”.

“Ci aspettano 6 mesi difficilissimi perché il bel tempo nel Mediterraneo dura fino a ottobre”, ha concluso il ministro dell’Interno.

Nel centro di prima accoglienza di Pozzallo, intanto, in attesa dei prossimi arrivi è scoppiata l’emergenza. Attualmente sono ospitati 380 migranti, dopo che ieri sera un centinaio sono stati trasferiti ad Agrigento. Per far fronte all’arrivo di un nuovo sbarco di 250 migranti, dopo i due di ieri quando sono giunte complessivamente 497 persone, nel piazzale vicino al centro sono state allestite sei tende da campo per contenere gli extracomunitari recuperati in mare nell’ambito dell’operazione “Mare nostrum”.

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