Costa Concordia, il ministro Galletti: “Il porto dello smaltimento sia italiano”

di Redazione

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Costa Concordia, il ministro Galletti: “Il porto dello smaltimento sia italiano”

| giovedì 17 Aprile 2014 - 12:47

“Oggi la Costa Concordia è a tutti gli effetti, un rottame”. Ha esordito così Gianluca Galletti, ministro dell’Ambiente, intervenendo a ‘Prima di tutto su Radio 1 sulle operazioni di rimozione dal Giglio della Costa Concordia, auspicando che il porto per lo smaltimento “sia italiano”, perchè “da quella tragedia abbiamo avuto la perdita, irreparabile, di vite umane, ma anche danni economici ingenti”. E ha insistito: “Le operazioni di smaltimento, che sono comunque una fonte di operatività e quindi di lavoro e fatturato per le imprese, mobilitando lavoro, devono essere fatte in Italia”. Il ministro ha comunque ricordato che la Concordia “è di proprietà della Carnival, la società che a sua volta è proprietaria della Costa Crociere” e “quindi spetta a loro decidere dove andare a smaltirla”.

E ha continuato: “perchè i costi afferenti allo smaltimento, al trasporto e aggiungo anche al ripristino ambientale dell’Isola del Giglio, perchè tutto deve essere restituito alle condizioni esistenti prima del tragico incidente, ecco tutti questi costi sono a carico della Carnival”. Secondo elemento evidenziato da Galletti per lo smaltimento: “Deve essere fatto tutto salvaguardando l’ambiente, cioè il posto dove si decide di portare la nave deve appunto non correre alcun rischio ambientale, deve vivere nella massima sicurezza”. Per quanto attiene a una stima esatta dei danni arrecati dall’incidente, ha proseguito Galletti, “sarà proprio nel momento in cui la nave verrà spostata che sapremo con chiarezza l’entità dei danni causati, perchè dovremmo lavorare per ripristinare l’area, e riportarla alle condizioni presistenti”.

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