Epatite C, nuovi farmaci “azzerano” la malattia | Lorenzin: “Lo Stato finanzierà le nuove cure”

di Francesco Reina

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Epatite C, nuovi farmaci “azzerano” la malattia | Lorenzin: “Lo Stato finanzierà le nuove cure”

| mercoledì 07 Maggio 2014 - 12:56

Dei nuovi farmaci in grado di ripulire l’organismo dal virus dell’epatite C e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, vuole l’Italia come primo Paese interamente libero dalla malattia: “I nuovi farmaci dovranno essere per tutti, nessuna selezione dei pazienti. Così eradicheremo la malattia. Presto il Piano nazionale con questo obiettivo”.

Nonostante la grande efficienza dei farmaci, che in soli 3 mesi promettono di “azzerare” la malattia, ogni ciclo terapeutico ha un costo di 80 mila euro: “È una scoperta straordinaria della storia della medicina che capita una volta nella vita, un po’ come è stato con la penicillina – ha affermato Lorenzin in occasione della visita allo stabilimento di Campoverde di Aprilia della multinazionale Abbvie, che è in corsa per ottenere le certificazioni per la produzione e la commercializzazione di uno dei nuovi farmaci – Dobbiamo far comprendere alla popolazione che siamo di fronte a una nuova fase con farmaci in grado di salvare la vita delle persone, ma che ovviamente sono molto costosi. Ma ha una cultura umanistica e sussidiaria che non possiamo perdere: non posso accettare il fatto che questi farmaci vengano dati con politiche selettive, a qualcuno che è più fortunato di un altro. Bisognerà saper scegliere e porterò queste scelte al consiglio dei ministri anche se – ha concluso Lorenzin – naturalmente cercheremo di trattare il più possibile sul prezzo”.

Per il ministro è dunque necessario trovare un compromesso con le aziende produttrici in quanto “gli stati non possono andare falliti”: l’azienda californiana Gilead Science propone un costo di 1000 dollari per il suo Sovaldi (sofosbuvir), per un complessivo che supera gli 80 mila dollari per tutto il ciclo terapeutico, che risulta efficiente in oltre il 90% dei casi. L’Abbvie, che produce uno dei 3 farmaci necessari, aspetta infatti le certificazioni dell’Aifa e risulta essere l’azienda in prima fila per l’eventuale “compromesso”.

“L’Europa deve diventare più attrattiva sotto il profilo degli investimenti e più competitiva rispetto a resto del mondo – ha continuato Lorenzin – Servono garanzie per favorire investimenti e mantenere sui nostri territori sia multinazionali sia medie e piccole aziende. Non solo un mercato di consumatori, ma anche un’Europa produttrice ad alto livello di qualità. E sistemi regolatori (agenzie del farmaco, l’Aifa per l’Italia) più efficienti, con poche regole, più stringenti e assolutamente certe”.

L’epatite C, secondo i dati forniti dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), contagia mille nuovi malati ogni anno soltanto in Italia e, nell’arco dello stesso periodo, causa 13 mila morti.

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