La Dia di Catania sequestra beni per 2 milioni | Sigilli anche a un centro sportivo

di Redazione

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La Dia di Catania sequestra beni per 2 milioni | Sigilli anche a un centro sportivo

| venerdì 30 Maggio 2014 - 10:16

La Direzione investigativa antimafia di Catania ha eseguito un decreto di sequestro di beni,a Catania e provincia, nei confronti di Roberto Vacante, 51 anni di Catania, più volte condannato in via definitiva alla pena della reclusione per il reato di associazione mafiosa, essendo stato ritenuto affiliato al clan Santapaola.

Tra i beni sottoposti a sequestro un’impresa di gestione di impianti sportivi tra i quali diversi campi di calcio in pieno centro, un pub, due ville tra Catania e Tremestieri Etneo. Il patrimonio ha un valore di circa 2 milioni di euro.

Con il provvedimento del Tribunale di Catania è stato disposto il sequestro di due ville, di cui una a Catania, composta da dieci vani più accessori e una su tre livelli a Tremestieri Etneo, un’impresa di gestione di impianti sportivi, annoverante numerosissimi associati e comprendente diversi campi di calcio in pieno centro, un’associazione esercente l’attività di pub, un motociclo e disponibilità bancarie per un valore complessivo di circa due milioni di euro.

Secondo gli investigatori Roberto Vacante ha aderito al clan mafioso dei Santapaola agli inizi degli anni ’90, quando è stato arrestato insieme ad altro 33 co-indagati, tutti appartenenti al clan “Santapaola”, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “VEGA”, in quanto ritenuto responsabile di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di estorsioni, rapine usura ed omicidi.

Vacante è stato arrestato di nuovo nel 2000 nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “ZEFIRO” insieme ad altre otto persone, responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di estorsioni ed al gioco d’azzardo.

Un ulteriore arresto è stato effettuato nel 2007 in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nell’ambito dell’operazione “Arcangelo”, in quanto responsabile di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di traffico di stupefacenti ed estorsioni.

La sua relazione con l’organizzazione mafiosa “Santapaola-Ercolano” è stata confermata anche dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, tra cui Santo La Causa, Giuseppe e Paolo Mirabile.

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