Prandelli e Abete rassegnano le dimissioni

di Redazione

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Prandelli e Abete rassegnano le dimissioni

| martedì 24 Giugno 2014 - 20:38

Prandelli rassegna le dimissioni. Lo annuncia nella conferenza stampa che si è svolta quasi un’ora dopo la partita. “Mi assumo le responsabilità del progetto tecnico”.

 

Il presidente federale Abete ha comunicato che ha convocato un consiglio federale per la prossima settimana ma chiederà a Prandelli di ritirare le dimissioni. “I risultati ottenuti negli anni passati non devono essere dimenticati per colpa del risultato di oggi”. E poi l’annuncio. “Al consiglio federale andrò con le mie dimissioni irrevocabili”.

 

Il tecnico allora specifica: “Anche le mie dimissioni sono irrevocabili. È responsabilità mia il progetto, la preparazione e tutto quanto. Se abbiamo avuto poche occasioni da gol, se le cose non sono andate bene è un problema mio, il progetto tecnico non ha funzionato e dunque mi assumo le responsabilità. Balotelli rientra nel progetto tecnico: io l’ho scelto, io mi dimetto perché non è stata una mossa vincente. Il Mondiale l’abbiamo perso contro la Costa Rica, abbiamo fallito quella partita. A certi livelli conta anche la fisicità, non solo il tasso tecnico. Il nostro calcio non produce giocatori con queste caratteristiche. La riflessione da fare è ampia”. Prandelli insomma è amareggiato. Già qualche frecciata era stat riservata a Balotelli, adesso è tutto il calcio italiano a entrare nel mirino del tecnico.

Si chiude quindi più o meno ufficialmente un ciclo azzurro.

La decisione di Prandelli matura – almeno ufficialmente – nella mezz’ora successiva alla sconfitta. A caldo Prandelli aveva detto: “Adesso facciamo delle riflessioni, poi vedremo”. Erano state queste le prime parole l ct della nazionale Cesare Prandelli, dopo la pesante sconfitta dell’Italia contro l’Uruguay, costata cara agli azzurri che sono stati eliminati da questo Mondiale

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E aveva attacca l’arbitro: “Dopo quattro anni un cartellino rosso mette in discussione tutto. Non era stata una partita cattiva” ha chiosato Prandelli. Poche parole su Balotelli, sostituito nella ripresa: “Lo considero importante, ma deve dare più garanzie sul piano della tranquillità. Non riesci mai a capire se è sereno o no. L’ho tolto a fine primo tempo proprio perché era ammonito e avevo paura di restare in dieci”.

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“È un giorno veramente triste per noi come movimento calcistico, come gruppo e come nazione – ha commentato Buffon -. Avevamo aspettative molto importanti, purtroppo non abbiamo segnato nelle ultime due gare e abbiamo creato poco. Siamo arrivati secondi all’Europeo e terzi in Confederations, bisogna comunque premiare i meriti giusti di chi va in campo”.

Più drastico Giorgio Chiellini: “È una vergogna – dichiara – la partita è stata decisa dall’arbitro. Suarez mi ha dato un morso, l’arbitro ha visto ma se non c’è la volontà…”. Le accuse del difensore sono chiare: “Purtroppo oggi si parlerà dell’eliminazione dell’Italia, ma si deve parlare di una partita condizionata dall’arbitraggio, da episodi che fanno la differenza. C’è stata disparità di giudizio con la ridicola espulsione di Marchisio e la ancor più ridicola mancata espulsione di Suarez. Sapevamo che l’unico modo per farci male erano i calci piazzati e così è stato. Si parlerà di fallimento, che non ci sono passi avanti, ma io avrei ampiamente da ridire, perché se c’era una squadra che meritava il passaggio del turno eravamo solo noi”.

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