Sono 45 i morti nel peschereccio rimorchiato a Pozzallo dalla nave Grecale. Tutti uomini, verosimilmente maggiorenni, e dell’Africa centrale. È il bilancio definitivo dopo il recupero delle salme che si è concluso mercoledì all’alba.

La prima stima era di una trentina di migranti deceduti. Le salme sono state portate in una sala frigorifera di Pozzallo, all’interno di una struttura recintata messa a disposizione dalla Protezione civile della provincia di Ragusa, dove i medici legali incaricati dalla Procura hanno avviato i rilievi autoptici. La struttura è off limits per la stampa.

Le vittime erano in un peschereccio dove sono state fatte salire 600 persone, più del doppio di quelle che poteva contenere. I migranti sono stati trovati nella sala ghiacciaia, dove sono morti, si ipotizza, per schiacciamento e asfissia.

Sabato sera a Pozzallo ci sarà una fiaccolata per ricordare i 45 migranti morti. L’iniziativa è del sindaco, Luigi Ammatuna. Dalle 20,30 una fiaccolata attraverserà il lungomare per arrivare alla chiesa madre per una preghiera comune. La fiaccolata, ha spiegato Ammatuna, è multiculturale e aperta ad altri culti religiosi. Il Comune si è detto pronto ad ospitare nel cimitero le salme, se dovessero essere seppellite in Italia.