L’epopea sulle riforme continua: dopo un lunedì di fuoco tra Pd e Movimento 5 Stelle arrivano dei meccanici tentativi di distensione. L’incontro previsto per lunedì è saltato e subito gli animi si sono surriscaldati, con lo sfogo di Beppe Grillo sul suo blog e la successiva marcia indietro. Il Movimento 5 Stelle alla fine risponde alle dieci domande poste dal Pd e torna a chiedere un confronto.
Ieri abbiamo risposto al Pd ufficialmente (per la seconda volta). Ora battano un colpo. Non ci sono più alibi. http://t.co/UCi6CTYIEl
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 8 Luglio 2014
“Ieri abbiamo risposto al Pd ufficialmente (per la seconda volta)”, scrive piccato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che soltanto 24 ore fa aveva detto di essere disposto a discutere soltanto con Matteo Renzi.
Alla fine “il colpo” viene battuto dal vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini: “Abbiamo finalmente ottenute le risposte alle domande che avevamo posto. Adesso manderemo una lettera punto per punto”, assicura Guerini che annuncia: “Poi faremo un incontro la prossima settimana”.
Del resto i prossimi giorni saranno pieni di impegni per il governo: il testo sulla riforma del Senato dovrebbe arrivare in Aula giovedì 10 luglio, prima dell’incontro con i pentastellati. E già da mercoledì ci potrebbero essere degli sviluppi, con Silvio Berlusconi che chiederà all’assemblea dei senatori di Forza Italia di votare il patto del Nazareno.
