Soldi per fare abortire in ospedale: denunciati | Ai domiciliari due medici di Cerignola

di Redazione

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Soldi per fare abortire in ospedale: denunciati | Ai domiciliari due medici di Cerignola

| venerdì 11 Luglio 2014 - 11:20

Due medici sono stati posti agli arrestati ai domiciliari a Cerignola, in provincia di Foggia, con l’accusa di concussione in concorso.

Secondo quanto è emerso dalla indagini, Osvaldo Battarino e Giuseppe Belpiede, il primo nella qualità di dirigente medico responsabile del servizio di interruzioni volontarie delle gravidanze presso il presidio ospedaliero “Giuseppe Tatarella” di Cerignola, il secondo quale direttore dell’unità di anestesia e rianimazione della medesima struttura, costringevano la donne che decidevano di interrompere la gravidanza a versare loro somme di denaro in contanti.

I due medici facevano pagare per una prestazione il cui costo è a carico del servizio sanitario nazionale, a donne che decidevano di abortire nei tempi previsti dalla legge. L’indagine ha avuto inizio a fine 2013 in seguito alla denuncia di un uomo che accusava Battarino di aver preteso il versamento di 100 euro in contanti, da dividere con l’anestesista. Dopo aver pagato l’uomo ha sporto denuncia.

I carabinieri di Cerignola hanno potuto appurare che l’episodio non era stato occasionale: gli indagati avevano creato un vero e proprio sistema che subordinava la celere interruzione di gravidanza al previo pagamento di somme di denaro.

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