Da Israele sì alla tregua ma Hamas non cede | Salgono le vittime, una è israeliana

di Redazione

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Da Israele sì alla tregua ma Hamas non cede | Salgono le vittime, una è israeliana

| martedì 15 Luglio 2014 - 08:53

Le Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno respinto la proposta egiziana di un cessate il fuoco con Israele. La tregua sarebbe dovuta iniziare dalle otto di questa mattina ma alle 14 del pomeriggio sono ricominciati con la stessa intensità dei giorni scorsi. Secondo Israele, le operazioni nella Striscia sono riprese dopo sei ore di “attacchi unilaterali” di Hamas, che ha sparato quasi 50 razzi. Intanto il bilancio delle vittime è salito a 194 morti e oltre 1.400 feriti.

Un civile israeliano è rimasto ucciso al valico di Erez (fra Israele e Gaza) da un colpo di mortaio sparato dalla Striscia. Lo annuncia radio Gerusalemme (è la terza vittima nella giornata e la prima israeliana nel conflitto in corso con Hamas).

Nonostante il gabinetto di sicurezza di Israele abbia accettato la proposta di tregua in Medio Oriente, su pressione degli Stati Uniti, Hamas ha continuato a sparare. Il gruppo armato palestinese, con una nota pubblicata sul suo sito web, ha comunicato di non aver ricevuto il testo dell’accordo, sottolineando anche che, stando agli stralci pubblicati dai media, accettarlo sarebbe un “atto di sottomissione”. “La nostra battaglia contro il nemico – hanno minacciato le Brigate al-Qassam – si intensificherà”.

Anche il presidente dell’Anp Abu Mazen sostiene la proposta egiziana per riportare la calma fra Israele e la striscia di Gaza. Mazen ha lanciato un appello “a tutte le parti” affinchè assecondino gli sforzi egiziani, nell’ intento di risparmiare ulteriori vittime al popolo palestinese e “nel supremo interesse nazionale”.

Al settimo giorno di guerra il bilancio a Gaza sale a oltre 194 morti e 1400 feriti. E mentre su Israele continuano ad arrivare i razzi, Hamas rivendica di aver lanciato verso lo Stato ebraico dei droni, di cui uno intercettato ed abbattuto su Ashdod.

Ha invece incoraggiato tutte le fazioni ad accettare la tregua il presidente palestinese Mahmoud Abbas, così come ha fatto nelle ultime ore la Lega Araba, i cui ministri degli Esteri si sono riuniti d’urgenza al Cairo.

Il segretario generale dell’organismo panarabo, Nabil al-Arabi, ha accusato Israele di crimini di guerra a Gaza: “Israele beneficia di un’immunità politica, commette crimini senza esserne ritenuto responsabile” ha detto al-Arabi.

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