Il premier Matteo Renzi riparte il primo settembre dai “mille giorni“, il programma di legislatura con cui vuole cambiare ritmo ma non obiettivo: “scardinare il sistema” e far tornare “l’Italia leader in Europa”. Dopo la designazione della Mogherini a lady Pesc, si apre intanto la partita per il ministero degli Esteri. E Ue è scontro sulla flessibilità tra Merkel e Draghi, secondo Spiegel.
La strada del governo si annuncia in salita dopo la parziale bocciatura dello Sblocca-Italia del leader di Confindustria Giorgio Squinzi. In un intervento alla Festa dell’Unità Squinzi ha affermato: “L’ammontare reale e disponibile, secondo la nostra sensazione, non sarà sufficiente a far ripartire il Paese”. “Mi sembra – ha aggiunto – che il termine di 1000 giorni sia realistico ma bisogna fare le cose che servono per sbloccare questo Paese”. Il leader degli industriali è scettico anche sugli 80 euro: “Sarebbe stato meglio investire sul taglio del cuneo fiscale del lavoro che non vuol dire abbassare i salari”. Noi, ha ribadito, “i salari vogliamo aumentarli, il problema è di creare il lavoro”.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio dal palco della Festa dell’Unità ha replicato: “Abbiamo dato scosse molto forti, tutti quelli che seguono l’azione di governo vedono la forte volontà di disincagliare la nave. Una nave che è fortemente incagliata. Queste spinte riescono a dare un po’ di mobilità, poi quando prenderà il largo, la nave navigherà”.
