Cottarelli: “Servono controlli e sanzioni” | La spending review “non sarà facile”

di Redazione

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Cottarelli: “Servono controlli e sanzioni” | La spending review “non sarà facile”

| domenica 07 Settembre 2014 - 12:07

L‘ultima fase della Spending Review ”una volta che ci sono stati gli stimoli, deve prevedere controlli e sanzioni”. È una delle indicazioni fornite dal commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli, durante il suo intervento al Forum Ambrosetti.

Cottarelli ha parlato del meccanismo di acquisti della P.A. che impone a Regioni e Comuni di fare acquisti in base alle aste realizzate dalla Consip che non prevedeva controlli sulla reale applicazione delle norme da parte degli enti territoriali. ”Abbiamo mandato 200 lettere per chiedere un rendiconto – ha detto – Ma i Comuni non devono prenderle come se dubitiamo di quello che hanno realizzato”.

”Il processo di revisione della spesa pubblica sta riguardando più paesi perché la globalizzazione impone che la tassazione non possa essere più alta”. Cottarelli ha spiegato che quindi non c’è alternativa al processo di spending. Anche se non ha nascosto che ”non sarà un processo facile”.

”La spending review non è una corsa sprint e nemmeno una maratona, piuttosto è una corsa a staffetta”. In pratica richiede interventi, uno dopo l’altro, che non guardino all’immediato ma nemmeno a tempi infiniti.

”Tagli per 20 miliardi? Io credo sia possibile farli visto che si parte da una base di spesa primaria di 700 miliardi. Anzi – ha aggiunto Cottarelli – bisogna andare ben oltre, guardare oltre il 2015. In questo contesto i 1.000 giorni sono tempo giusto”.

A Cernobbio è intervenuto anche il ministro Padoan che ai giornalisti ha detto: “Siamo capacissimi” di fare le riforme per l’Italia, “noi faremo la nostra parte in Europa e l’Europa farà la sua”.

Laura Boldrini invece si augura che “ci sia un po’ più di maturità” nell’esame delle riforme costituzionali alla Camera, spiegando che “non piace gli italiani vedere l’Aula parlamentare come un ring”.

”Sono convinta che a distanza di qualche mese vedremo gli effetti di molte delle azioni che il Governo ha messo in campo unite alla svalutazione dell’euro” ha detto invece ì il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ricordando che ”tra queste ci sono anche gli 80 euro”.

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