Istat, disoccupazione giovanile al 44,2% | Cnel: “Impossibile tornare ai livelli pre-crisi”

di Redazione

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Istat, disoccupazione giovanile al 44,2% | Cnel: “Impossibile tornare ai livelli pre-crisi”

| martedì 30 Settembre 2014 - 10:29

Scende ad agosto il tasso di disoccupazione in Italia:  è al 12,3%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,1 punti nei dodici mesi. Lo riferiscono i dati Istat. Tra i giovani dai 15 ai 24 anni invece, la disoccupazione è stata del 44,2%, in aumento di un punto percentuale rispetto a luglio e di 3,6 punti nei 12 mesi. Dal calcolo sono esclusi i giovani inattivi, cioè quelli che non sono occupati e non cercano lavoro.

Intanto il Comitato nazionale di economia e lavoro (Cnel) vede nero sul mondo del lavoro in Italia. Perché il tasso di disoccupazione scenda intorno al 7%, ai livelli precedenti l’inizio della crisi, servirebbe la “creazione da qui al 2020 di quasi 2 milioni di posti di lavoro”. Un’ipotesi che “sembra irrealizzabile” riporta il Rapporto sul mercato del lavoro 2013-2014.

Se si allarga la platea presa in considerazione agli inattivi disponibili, cioè “nella definizione più ampia il tasso di disoccupazione” è “giunto a superare il 30% nel 2013, senza peraltro mostrare segnali di rallentamento nella prima parte del 2014”. Secondo il Cnel nei sette anni della crisi l’Italia ha perso un milione di posti di lavoro (di cui 400 mila nell’edilizia e poco meno nell’industria in senso stretto) e i progressi “non potranno che essere molto graduali”. Il sistema potrebbe iniziare a beneficiare di un contesto congiunturale meno sfavorevole non prima dell’inizio del 2015″. E sarebbe, sottolinea, già “la migliore delle ipotesi”.

Il Cnel pone l’accento anche sul fatto che il potere d’acquisto dei salari ha “registrato un andamento abbastanza peculiare, con un significativo incremento nelle prime fasi della crisi e una caduta altrettanto marcata negli anni successivi, che ne ha riportato il valore sul livello della metà degli anni duemila”.

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