Lampedusa divisa tra ricordo e proteste /VIDEO | Nicolini: “Accuse false e strumentali”

di Redazione

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Lampedusa divisa tra ricordo e proteste /VIDEO | Nicolini: “Accuse false e strumentali”

| sabato 04 Ottobre 2014 - 11:39

Il giorno dopo la commemorazione delle vittime del naufragio avvenuto il 3 ottobre di un anno fa a Lampedusa, non si spengono le polemiche. Le ragioni dell’accoglienza si incontrano e scontrano con le esigenze degli isolani che rivendicano una vita “normale” e con le diverse opinioni sulle politiche adottate dai rappresentanti italiani ed europei.

Stamani alcuni cittadini hanno dato vita a una protesta contro l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giusi Nicolini, e la decisione di riaprire il Centro di prima accoglienza per i migranti.

Sui cartelli esposti in piazza slogan come “Vogliamo vivere di turismo, no clandestini”, “Centro uguale a terrorismo, morti in mare, malattie, mafia”, e ancora “Non siamo italiani di serie B”.  Ad animare la protesta è Totò Martello, ex sindaco, albergatore e presidente del Consorzio dei pescatori di Lampedusa che ieri aveva dato vita a una “contro manifestazione”, con il lancio in mare di una corona di fiori qualche ora prima della cerimonia ufficiale con le autorità. “In questa stagione – spiega – abbiamo avuto un calo del 40% della presenze alberghiere. All’appello mancano qualcosa come 28 mila turisti”.

Martello contesta poi le iniziative organizzate per l’anniversario della strage, bollando come una “inutile passerella” la presenza sull’isola del presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, della presidente della Camera Laura Boldrini e del ministro degli Esteri Federica Mogherini. Un altro motivo di protesta riguarda l’annunciata costruzione sull’isola di cinque radar “che metteranno in serie pericolo la nostra salute e il futuro dei nostri figli”. Infine i manifestanti attaccano il sindaco Nicolini per la convenzione con il magnate americano George Soros, che sta finanziando una serie di iniziative sull’isola, a cominciare dal Festival Sabir che si sta svolgendo in questi giorni proprio in occasione dell’anniversario della tragedia di un anno fa.

Già ieri la presenza dei rappresentanti Ue non era passata sotto silenzio. Schulz è stato costretto a interrompere il proprio intervento quando dal pubblico si sono levate grida e proteste. “Assassini, – ha urlato uno dei presenti – nazisti. Voi i morti di Lampedusa non dovete neanche nominarli”.

“Accuse false, qualunquistiche e strumentali”. Così il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini definisce la protesta che si è svolta oggi in paese contro l’amministrazione comunale, replicando punto per punto ai promotori della manifestazione “guidata da ex sindaci che sono stati sconfitti alle elezioni, per nascondere le loro responsabilità ventennali”.

Nicolini contesta innanzi tutto che il Centro di prima accoglienza venga riaperto: “Non è mai stato chiuso – spiega – perchè è stato utilizzato come presidio d’emergenza in caso di nuovi arrivi sull’isola che quest’anno, grazie all’operazione Mare Nostrum, sono stati solo 3 mila. È vero invece che sono stati ristrutturati i due padiglioni incendiati nel 2011, aumentando la capienza da 250 a 388 posti letto. A meno che non si preferisca far dormire i migranti che approdano sull’isola per strada”. Il sindaco liquida anche come una “invenzione” la paventata costruzione di cinque nuovi radar sull’isola: “C’è solo una progetto per riammodernare i due impianti dell’aeronautica militare e della Marina, presenti fin dal 1986, ai tempi in cui Gheddafi lanciò due missili contro l’isola. Abbiamo già chiesto di acquisire la valutazione di impatto ambientale e il parere preventivo dell’Arpa per conoscere l’effetto di un eventuale aumento delle radiazioni elettromagnetiche sulla popolazione”.

Per quanto riguarda il dibattito svoltosi ieri, alla presenza delle massime autorità italiane ed europee, Nicolini risponde seccamente ai contestatori: “Quando le istituzioni ignoravano Lampedusa dicevano di essere stati abbandonati, adesso che sull’isola sono venuti il presidente del parlamento europeo, la presidente della Camera e quella del parlamento portoghese, due ministri e il presidente della Regione ci accusano di voler fare una ‘passerella’. La verità è che hanno avuto coraggio a venire e a confrontarsi con i problemi dell’isola, nonostante le contestazioni strumentali di chi vuole che nulla cambi”.

Il sindaco replica anche alle accuse circa accordi “segreti” con il magnate Soros: “non lo conosco, abbiamo solo siglato una convenzione con una sua Onlus, Open society, che intende realizzare, attraverso un professionista, una serie di progetti per Lampedusa come i Mondiali giovanili di Vela del 2018. Infine Nicolini sottolinea che nelle scuole di Lampedusa “da quest’anno non ci sono più i doppi turni, proprio grazie al fatto che abbiamo riaperto un plesso, ristrutturato grazie al piano di edilizia scolastica varato dall’amministrazione”.

 

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