Non si fermano gli sbarchi di immigrati /VIDEO | In duemila tra Catania e Reggio Calabria

di Redazione

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Non si fermano gli sbarchi di immigrati /VIDEO | In duemila tra Catania e Reggio Calabria

| domenica 05 Ottobre 2014 - 10:39

È arrivata a Catania la nave Sfinge della Marina Militare con a bordo 594 migranti salvati nel Canale di Sicilia nell’ambito del dispositivo Mare Nostrum.

Sul posto stanno operando le forze dell’ordine e le organizzazioni di soccorso, coordinate dalla prefettura. Indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale di Catania, sono in corso per identificare eventuali scafisti.

In mattinata invece, la nave San Giusto ha terminato a Reggio Calabria operazioni di sbarco di 1789 migranti.

Intanto sei presunti scafisti sono stati fermati dalla polizia a Pozzallo (Rg) dove ieri sono giunti quasi 500 migranti soccorsi a sud di Malta. Erano a bordo di due imbarcazioni in legno. Gli ordini di custodia cautelare sono stati spiccati nei confronti del siriano Mohamed Tewil, che avrebbe condotto il primo natante e per l’equipaggio dell’altro: gli egiziani Alee Fathallah, Ghamel Hidar, Saed Manhi, Mostafa Behjet Daua e Ali Dahoud.

Alcuni migranti hanno raccontato: “ci hanno caricato su alcune autovetture e portati su una spiaggia sulla cui riva era ormeggiata una piccola imbarcazione, grazie alla quale, a piccoli gruppi, ci hanno trasportato sul natante con il quale, poi, abbiamo iniziato il viaggio verso le coste italiane. Per farci salire a bordo venivamo bastonati senza alcun motivo ma essendo loro armati nessuno poteva ribellarsi”. “Il natante in questione era un peschereccio – hanno affermato – con una stiva all’interno nella quale erano state collocate numerose persone, soprattutto le donne e i bambini. Gli uomini, invece, avevano occupato soprattutto la parte superiore. Durante il viaggio abbiamo mangiato poco”. “Per lo più distribuivano formaggini, datteri e pane. – hanno detto – Per bere, invece, ci veniva fornita acqua piuttosto sporca mentre gli scafisti mangiavano diverse pietanze ed avevano acqua pulita”. Fondamentali per le indagini sono stati i video girati dai migranti per la ricostruzione dell’intero viaggio.

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