Squadra Antimafia 6, la quinta puntata /FOTO . Veronica Colomba è morta? Forse no…

di Rosy Buttafuoco

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Squadra Antimafia 6, la quinta puntata /FOTO . Veronica Colomba è morta? Forse no…

| lunedì 06 Ottobre 2014 - 21:19

Ormai non passa puntata senza che alla fine non si faccia la conta dei morti. Vito spara e uccide Angelino Ragno, De Silva fa strage di Rizzo e una bomba uccide Veronica Colombo. Ma ne siamo così sicuri? Il dubbio che rivedremo presto Gioiuzza si fa lecito…

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Squadra Antimafia 6 – Il riassunto della quinta puntata

La puntata inizia con Domenico che dice a Rosy che non la farà tornare in carcere perché sta aiutando con le indagini su Crisalide e Lara non sembra gradire: “Tu ci sei ancora affezionato” lo accusa. E lui ci mette il carico: “Tu pensa a tua sorella”.

Nel frattempo la squadra ha intercettato Saro Ragno, tenuto sotto tiro anche dai Rizzo. Le due famiglie mafiose sono in lotta dopo l’omicidio di Nicola Ragno, in realtà messo in scena da De Silva per coprire il vero assassino, Veronica Colombo. Dopo la sparatoria Saro Ragno e Calogero Rizzo riescono a scappare. Nelle mani della Squadra finisce però Avola, il braccio destro di Calogero Rizzo, che sembra intenzionato a parlare.

Saro ritorna all’accampamento dove si nasconde la sua famiglia insieme a Veronica la quale pensa che Crisalide adesso passi le informazioni ai Rizzo: “Sono andati due volte a colpo sicuro”. La Colombo capisce subito chi c’è dietro queste informazioni.

De Silva intanto è in compagnia del capo di Crisalide: di lui si sa molto poco, ma sembra essere un uomo particolarmente religioso. A De Silva chiede se l’alleanza con i Rizzo sia proficua, perché finora non ha portato i frutti sperati. Ma Filippo lo rassicura. Don Tano nel mentre lo ha chiamato per risolvere la “questione Avola” che si trova in macchina con Lara. Al vice questore, incalzato dalle domande, comincia a dire che da qualche tempo ai Rizzo “piovono informazioni da tutte le parti”. Ma poi chiude il discorso: “Io non sono scemo parlo solo davanti ai magistrati”.

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Ma non farà in tempo: il cecchino De Silva lo colpisce al cuore mentre è sul sedile posteriore dell’auto guidata da Francesca. I Rizzo, per il momento, possono stare tranquilli.

Angelino parla con Rachele dell’omicidio di Nicola. Il ragazzo è pieno di dubbi: “Sicura sei che sono stati i Rizzo?”. La cugina/amante non sembra credergli, ma un dubbio inizia a sfiorare anche lei. Rachele porta dei soldi alla moglie di Nicola che le dice che è arrivato un pacco anonimo con l’autopsia del marito. Nel referto si parla di un’aggressione al collo con segni di smalto rosso. Giovanna dice a Rachele: “Io questo smalto di sicuro non lo porto e lui non andava con le altre”. Questa svolta, di sicuro, non porterà a niente di buono.

Entra in scena un nuovo personaggio: Don Basile, interpretato da Gigi Burruano. I Ragno vogliono incontrarlo: sono in cerca di nuove coalizione per combattere la loro guerra. Avranno chiesto alla persona giusta?

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Allo Duomo si parla di Crisalide (che novità). Per il questore Licata la faccenda è chiusa con gli ultimi arresti. Ma Calcaterra non è per niente convinto e la storia del suicidio di Pulvirenti non lo convince. Per il commissario non c’è nessun personaggio di spicco tra i nomi che sono venuti fuori dalle indagini. “Da dove vuole ripartire?” gli chiede Licata. “Da Arcieri” risponde Calcaterra.

Le indagini riprendono dallo pseudonimo usato da Arcieri, Lopez, fornito alla Duomo dalle prime confessioni di Rosy Abate dopo il rapimento di De Silva. Domenico e Lara perquisiscono il suo armadietto in palestra e trovano una sim card: “Per una volta siamo arrivati prima di De Silva” commenta soddisfatto il commissario.

Alla Duomo scoprono che il cecchino che ha ucciso Avola è stato De Silva. Ma che interessi ha nell’appoggiare i Rizzo? Tutto continua a ruotare intorno a Crisalide e ad Arcieri. Calcaterra non dice nulla della sim card a Licata e chiede a Sandro di farla analizzare in modo non ufficiale. Intanto Lara chiede scusa a Domenico per non avergli creduto e i due ritrovano… “la sintonia”. A letto vengono interrotti dalle scoperte di Sandro: viene fuori il nome di una donna che potrebbe essere legata ad Arcieri.

Calcaterra la va a trovare a casa e si scopre che la donna ha un figlio: Arcieri la chiama per indicargli dove prendere i soldi per il mantenimento del bambino. Ma la donna gli dice anche un’altra cosa. Il piccolo va a giocare a calcio in un parco e ogni tanto il padre lo guarda da lontano. Questa volta anche Calcaterra sarà tra gli spettatori.

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I due si ritrovano nella stessa macchina a puntarsi la pistola a vicenda. Parlano poco ma parlano chiaro. Arcieri gli dice che non ha speranze contro Crisalide: come Pulvirenti ce ne sono migliaia e lui da solo non può fare niente. Dal canto suo Arcieri non si fida della protezione che gli può dare la polizia, visto come non hanno saputo salvare Avola.

Rachele e Angelino indagano sulla morte di Nicola. Tornano sul luogo dove è stato trovato il corpo e ricostruiscono le ultime ore del fratello della ragazza. Rachele poi gli dice di tornare indietro ma Angelino desiste e chiama la madre, che nel frattempo stava cenando insieme a Vito. Il poliziotto subito si adopera per rintracciare la telefonato ma Saro blocca il fratello e gli distrugge il cellulare: “Tu a nostra madre te la devi dimenticare” gli dice.

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A questo punto Rachele decide di parlare con Veronica e subito le guarda lo smalto. La ragazza le propone un brindisi “alla famiglia” e le dice: “Peccato che Nicola non sia qui con noi”. La Colombo avrà capito la velata minaccia di Rachele? Forse sì perché sembra essere particolarmente distratta mentre si “concede” ad Ettore, che non è proprio quello che si potrebbe definire un amante gentile.

La scena si sposta in carcere: Don Carmine, dopo l’affronto di essersi fidato di uno sbirro, si sente male tra le braccia di uno dei suoi uomini. Ci saranno ripercussioni per Pietrangeli?

Calcaterra va a trovare la Ferretti e le chiede notizie di Rosy Abate. Il magistrato è chiaro: non può entrare nel programma testimoni. Per accede al programma deve avere “qualcosa da scambiare” e lei non ce l’ha. Domenico poi va da Rosy: “Sto cercando un modo per non farti tornare in carcere. Io voglio te” le dice il commissario, mentre Rosy desidera “solo il vuoto”. Ma per caso era una dichiarazione d’amore quella del commissario?

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Tornato in auto Lara continua ad accusarlo di essere ossessionato da lei e ribadisce di non fidarsi. Rosy nel frattempo tira fuori un rosario e tenendolo stretto pronuncia a bassa voce: “Io ti maledico….”. Ma a chi si stava rivolgendo?

Don Carmine non è morto: si sveglia in un letto di ospedale e accanto a lui c’è Rosy Abate. Ma che sta succedendo? Rosy dice al boss che si ricorda di lui, di suo padre. In realtà la donna è li per conto della Duomo che vuole trovare i Ragno, e fa credere al boss di volerlo aiutare: “Voi mi darete la testa di Veronica Colombo, lei ha ucciso mio figlio e io la voglio”. Mettendo a tappeto Vito che era di guardia, i due scappano dall’ospedale.

Ma era tutta una messa in scena: “Doveva essere credibile e lo è stato” dice Calcaterra. Rosy intanto in macchina con Don Carmine si sta dirigendo in un “posto sicuro”. Il boss non può nemmeno immaginare di avere la Duomo alle costole.

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Intanto Rachele continua a piangere la morte del fratello e nella tenda entra Ettore. La ragazza senza mezzi termini dice al fratello che ad uccidere Nicola è stata Veronica e gli mostra il referto dell’autopsia. “Non vuol dire niente” commenta Ettore che sembra non voler capire. Rachele gli dice che dietro tutto c’era De Silva, “pappa e ciccia” con Veronica e ricostruisce l’intera vicenda fino alla guerra di mafia che volevano che si scatenasse, coinvolgendo i Rizzo. Ettore difende la “sua donna” ma ancora per quanto?

Angelino Ragno va a trovare Don Carmine e Rosy alla villa, sorvegliata (alla meno peggio) dalla Duomo. Il boss chiede ad Angelino il cellulare e chiama Ettore il quale lo mette in guardia: “Rosy ora sta con gli sbirri”. Don Carmine non gli crede e gli chiede un incontro, al quale la Abate non è invitata. Don Carmine ormai ha imparato che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio!

Al rifugio di Don Carmine arriva la polizia. “Caputo farli rientrare subito” grida Calcaterra. Un errore che manderà a monte tutto il piano? Forse il fatto che di guardia ci fosse Angelino può essere un bene per la Duomo. Il piccolo di casa Ragno cerca di fare due chiacchiere con Rosy, la quale però non sembra molto espansiva, anzi: tenta di rubargli la pistola ma lui se ne accorge per tempo.

Una parte della squadra segue Don Carmine che arriva all’appuntamento con Ettore. Il boss dice ad Ettore di aver promesso a Rosy Abate la testa di Veronica Colombo ma lui dice: “È la mia donna”. Poi sembra ripensarci: “Non è il primo che mi dice di farla fuori” e invece chiama Angelino e gli dice: “Alla Abate la devi fare fuori”. Subito interviene Calcaterra per salvarla.

Nel frattempo Saro che è di guardia scopre che la polizia è appostata: inizia una sparatoria che si conclude con l’ennesimo niente di fatto: Ettore Ragno scappa ancora una volta ma questa volta è stato colpito da un proiettile. Scappa anche Don Carmine ma Sandro lo raggiunge: “Eri più di un figlio per me” gli dice il boss mentre getta via la pistola.

Ettore non vuole farsi curare perché in programma c’è un “summit” delle famiglie mafiose ed è lì che vuole parlare con Veronica prima di prendere qualsiasi decisione. Nel frattempo non manca l’ennesimo screzio tra Veronica e Rachele.

Rosy intanto ha messo un segnalatore nel giubbotto di Angelino. La Duomo scopre il luogo dell’incontro e sta alle costole dei Ragno. Lara vede sua sorella in macchina con i Ragno e vorrebbe intervenire, ma Domenico la blocca. Il vice questore non la prende per niente bene. L’incontro avrà luogo in un ristorante: Veronica decide di entrare mentre Rachele preferisce aspettare Ettore fuori. E poi il colpo di scena: una bomba esplode nel ristorante.

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Lara inizia a gridare facendosi scoprire: mentre il vice questore tenta di trovare la sorella tra le fiamme inizia un conflitto a fuoco. Ad avere la peggio sembra essere Angelino che finisce a terra: a sparagli è stato Vito, in reazione alla pistola puntata dal ragazzo contro Francesca. Il resto della famiglia Ragno riesce ancora una volta a scappare. Ma non è tutto. Quella non è l’unica bomba: in due locali dove sono installati i video poker, controllati dai Ragno, esplodono una valigetta e un pacco bomba. Sembra che dietro tutte queste esplosioni ci sia la mano dei Rizzo.

Don Basile fa irruzione in casa dei Rizzo e compie una strage insieme a De Silva. Il killer sin dall’inizio era complice di Don Basile, tutti avevano invece creduto alla sua coalizione con i Rizzo. De Silva va a riferire tutto al suo capo che commenta: “Quanto è bella la quiete dopo la tempesta?”. De Silva ha usato quindi Don Tano sin dal principio come esca per arrivare ai Ragno. Che però non sono del tutto debellati. De Silva non sembra temerli. “Quelli che sono rimasti sono briciole, senza la testa di Veronica Colombo non sono niente”.

Veronica Colombo è morta, l’impronta dentaria corrisponde all’unico corpo trovato. Ma sarà vero? Gioiuzza ci ha lasciato? (Sui profili ufficiali Twitter e Facebook della serie non viene scritto niente… non è che ci aspetta un colpo di scena? ndr). Rosy Abate intanto viene accettata nel programma di protezione testimoni. “So che a te non te ne frega niente ma io sono contento” le dice Domenico.

Vito va dalla madre di Angelino a darle la drammatica notizia dicendole anche come sono andate le cose. Lara in casa di Veronica riguarda le foto della sorella e accusa Domenico: “Tu potevi fermarla”.

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Nel loro accampamento Ettore brucia tutte le cose di Veronica. Rachele gli dice che devono ricominciare più forti di prima. “Don Basile si è alleato con De Silva e alla fine saranno loro a bruciare”. Chi si scotterà per primo? Non resta che aspettare la prossima puntata che andrà in onda non lunedì ma mercoledì 15 ottobre.

 

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