St. Louis, agente uccide un 18enne di colore | Nuove tensioni nel distretto di Ferguson

di Redazione

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St. Louis, agente uccide un 18enne di colore | Nuove tensioni nel distretto di Ferguson

| giovedì 09 Ottobre 2014 - 15:58

Nuove proteste sono scoppiate nell’area metropolitana di St. Louis, in Missouri, dopo che la notte scorsa un agente fuori servizio ha ucciso un diciottenne con 17 colpi di pistola.

L’incidente è avvenuto proprio alla vigilia delle manifestazioni programmate nella vicina Ferguson per protestare ancora una volta contro l’uccisione di Michael Brown, il ragazzo di colore ucciso un paio di mesi fa da un poliziotto.

Secondo le dichiarazioni della polizia, l’agente ha fatto fuoco 17 volte, dopo che ‘almeno’ tre colpi sono stati sparati contro di lui, ma ancora non è chiaro quanti colpi hanno raggiunto il ragazzo ucciso, che è un afroamericano. Il poliziotto era fuori servizio ma ugualmente in uniforme mentre faceva un secondo lavoro come agente di sicurezza.

Secondo le prime ricostruzioni, tre persone sono fuggite dopo averlo visto ed è così nato un inseguimento, fino ad una lite tra l’agente e il 18enne. L’agente avrebbe fatto fuoco per legittima difesa, dopo che il giovane ha cominciato a sparare.

A differenza di Brown, che era disarmato, il ragazzo ucciso questa volta era, a detta della polizia, armato e ha esploso tre colpi contro l’agente che, pur non essendo in servizio, lo stava inseguendo. La polizia ha anche detto di aver recuperato sulla scena la pistola del giovane. Ma i familiari del ragazzo affermano che era disarmato.

 

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