Isis, anche l’Italia nella lotta contro il terrorismo | Pinotti: “In Iraq anche 280 addestratori”

di Redazione

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Isis, anche l’Italia nella lotta contro il terrorismo | Pinotti: “In Iraq anche 280 addestratori”

| giovedì 16 Ottobre 2014 - 20:14

Prende sempre più sostanza il contributo italiano alla Coalizione internazionale che combatte i terroristi dell’Isis: si tratta, tra l’altro, di 280 militari con il compito di addestratori, un aereo da rifornimento, due aerei senza pilota Predator, blindati e, forse, velivoli da ricognizione. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che ha fatto il punto davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato.

Il cosiddetto “Stato islamico”, ha affermato Pinotti, è un “nuovo e violentissimo attore politico e militare”, che ha “alcuni dei caratteri tipici di uno Stato (uno Stato che raggiunge oggi le dimensioni del Belgio), ma poi opera con le modalità che distinguono i grandi gruppi terroristici transnazionali”. Può contare, “secondo le stime più pessimistiche, su almeno 30 mila uomini, che sono retribuiti meglio delle forze regolari irachene e siriane, ed esercita una notevole forza di attrazione ideologica che fa confluire nelle sue fila, fenomeno assolutamente preoccupante, un gran numero di stranieri anche provenienti dai Paesi occidentali”.

Anche l’Italia intende fare la sua parte all’interno della “Coalizione di fatto” che contrasta l’Isis. Lo sta facendo dal mese scorso, quando sono state consegnate alle forze curde mitragliatrici dell’Esercito italiano giudicate in eccesso. È poi cominciata la consegna, ancora in corso, tramite aerei militari, di munizionamento di modello ex-sovietico conservato nel deposito di Guardia del Moro, in Sardegna, dopo che il materiale era stato confiscato dall’autorità giudiziaria nel 1994. Trasporto finanziato con il decreto-legge di proroga delle missioni internazionali, che prevede anche la cessione di 24 veicoli da combattimento “Centauro” alla Giordania, “Paese in prima linea contro l’Isis”.

“Il nostro orientamento è, in primo luogo, quello di fornire ulteriori stock di munizioni di modello ex-sovietico, provenienti dal materiale confiscato nel 1994. Dello stock potranno far parte anche armi, munizioni controcarro e blindati in uso all’Esercito Italiano e giudicati cedibili”, ha detto Pinotti. Inoltre, “è stato già pianificato e si concretizzerà nei prossimi giorni l’invio di un velivolo KC-767, per il rifornimento in volo degli assetti aerei della Coalizione; di due velivoli a pilotaggio remoto Predator, per la sorveglianza della regione e di una cellula di Ufficiali per le attività di pianificazione”.

Nelle prossime settimane – ha proseguito Pinotti – potrà poi essere inviato personale per l’addestramento e la formazione delle forze che contrastano l’Isis: si tratta di un totale di circa 200 militari che andrebbero ad operare presumibilmente a Erbil. E sono dunque destituite di fondamento le indiscrezioni che parlano di un nostro impegno a Nassiriya”, ha aggiunto il ministro, facendo riferimento a quanto pubblicato dal settimanale L’Espresso, che scrive di una missione congiunta italo-spagnola che andrebbe ad operare proprio nell’area di “Antica Babilonia”. In Italia, poi, sono in arrivo militari curdi che verranno addestrati all’uso delle armi che sono già state cedute loro, mentre in un momento successivo, ha concluso il ministro, “potremo inserire nel teatro operativo del personale con funzione di consigliere per gli Alti Comandi delle Forze irachene: sono previsti circa 80 militari, per un totale di 280 addestratori. Infine, è in fase di pianificazione l’invio di altri assetti pilotati per la ricognizione aerea”.

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