Troppi selfie? Può indicare un disturbo psichico. Lo dicono i ricercatori americani

di Redazione

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Troppi selfie? Può indicare un disturbo psichico. Lo dicono i ricercatori americani

| venerdì 09 Gennaio 2015 - 11:59

Potrebbe esserci un disturbo psichico dietro al comune gesto di scattarsi un selfie. A sostenerlo è un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Ohio in uno studio pubblicato sulla rivista Personality and Individuality Differences. La classica fotografia in primo piano pubblicata sui social network, dunque, sarebbe un sintomo evidente di un elevato livello di narcisismo e non una semplice abitudine legata alla diffusione degli smartphone.

Per studiare il fenomeno è stato sottoposto un campione di 800 uomini americani tra i 18 e i 40 anni a due questionari. Il primo ha voluto approfondire il tipo di rapporto con i “selfie”, il numero di loro pubblicazioni, eventuali limitazioni alla privacy e l’aspettativa nelle risposte degli amici. Il secondo, invece, ha indagato sul livello di autostima, narcisismo e oggettivazione della personalità così da avere una panoramica chiara del fenomeno.

I risultati, in qualche modo, sono apparsi sorprendenti.  È infatti emersa una stretta correlazione tra i livelli di narcisismo (e autostima) e il maggior numero di selfie pubblicati sui social.”I risultati non ci dicono che gli uomini che pubblicano tanti “selfie” sono necessariamente narcisisti o psicopatici – sostiene Jesse Fox, docente di comunicazione e responsabile della ricerca – Di sicuro, però, hanno livelli medi di questi atteggiamenti antisociali più alti”.

“Una persona narcisista può essere identificata dalla convinzione di essere più intelligente, più attraente e più in gamba degli altri – dichiara – Ma è un atteggiamento di facciata che nasconde un’insicurezza di fondo”. Gli effetti del presunto disagio sono evidenziati “dalla mancanza di empatia e rispetto nei confronti degli altri e dalla tendenza ad avere comportamenti impulsivi”.

Infine, l’abitudine di modificare le fotografie, denota un livello di auto-oggettivazione più alto. Ovvero ci si affida all’aspetto estetico per mettere in mostra le proprie qualità: “Sappiamo che l’auto-oggettivazione porta a un rischio più alto di sviluppare la depressione e i disturbi alimentari, almeno nelle donne”. Gli amanti dei selfie, adesso, sono avvisati.

 

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