Arresto Helg, tutte le reazioni

di Redazione

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Arresto Helg, tutte le reazioni

| martedì 03 Marzo 2015 - 15:29

Dopo l’arresto di Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio di Palermo e vicepresidente della Gesap, arrivano le reazioni.

Francesco Lo Voi, procuratore di Palermo: “In tutta questa vicenda mi preme sottolineare l’importanza del fatto che un imprenditore abbia spontaneamente collaborato e deciso di denunciare. Altro aspetto significativo  è che, grazie ai carabinieri e all’attività della procura, sia stata data al cittadino una risposta immediata, a conferma del fatto che, in presenza di informazioni concrete, la reazione dello Stato è tempestiva”.

Fabrizio Ferrandelli (Pd), vicepresidente Commissione regionale antimafia: “”Quando un anno fa ho chiesto all’antimafia regionale di accendere i riflettori su Gesap e sulla gestione piena di ombre della società che governa l’aeroporto di Palermo, spingendomi anche a chiedere l’azzeramento dei vertici e parlando di ‘sgovernance’, mi hanno preso per pazzo, mi è arrivata poi una pioggia di querele. Oggi quelle ombre assumono contorni inquietanti e risvolti penali. Solo un’operazione di trasparenza, a questo punto può diradare tutte le ombre che avvolgono lo scalo palermitano che ricordo è intitolato a Falcone e Borsellino”.

Erasmo Palazzotto, deputato Sel:  “La questione morale in Sicilia è la priorità politica e non riguarda solo i partiti. Non si può continuare così. É chiaro che le Camere di Commercio sono diventate zone franche senza nessun controllo e non è solo la politica a dovere rispondere di questa situazione, c’è un ruolo duplice degli industriali siciliani che sono allo stesso tempo controllori e controllati, esprimendo l’assessore regionale alle Attività produttive. È il momento che anche loro facciano una riflessione. In questo clima il ruolo delle Camere di commercio nella gestione degli aeroporti siciliani desta molta preoccupazione. Corriamo il rischio che chi dovrà decidere del futuro infrastrutturale dell’Isola lo faccia tenendo al centro i propri interessi e non quelli dei siciliani”.

Claudio Fava, vicepresidente commissione antimafia: “L’arresto di Helg impone una domanda urgente e rigorosa su cosa sia diventato oggi il fronte antimafia in Italia e su come abbia prodotto e protetto troppe carriere e troppi spazi di impunità. Stupisce e indigna che Helg, arrestato in flagranza di reato per estorsione, sia lo stesso presidente Helg che qualche giorno fa polemizzava con i giornalisti negando che i commercianti di Palermo siano vessati dal pizzo. Se è vero ciò che ci riferisce la procura di Palermo, oltre che un corrotto, Helg è anche una straordinaria faccia di bronzo”.

Francesco Campanella, senatore: “L’arresto dimostra come chi gestisce sacche di potere possa farlo ergendosi a paladino e professionista di un’antimafia facciata. Solo in Sicilia succede che persino dopo essere aver chiuso una società per fallimento un imprenditore possa ricoprire un ruolo di vertice nell’ente camerale. Dal governo Crocetta ci aspettiamo una riforma delle Camere di commercio, basata sulla lotta al malaffare e non incentrata non solo sui tagli lineari e indiscriminati”.

Rosario Crocetta, presidente della Regione: “Helg lo abbiamo visto in azione quando ha tentato di impedire la nomina di un segretario generale certamente competente, come poteva essere Marco Lupo, all’Autorità portuale di Palermo, nelle polemiche che ha sviluppato negli ultimi anni con Confindustria siciliana. La sua storia dunque non ci riguarda, ma non possiamo tacere di fronte al fatto che in tanti, troppi, pensano che è venuto il momento di chiudere l’impegno antimafia, la denuncia della corruzione e che sia arrivato il tempo di una ‘riappacificazione’ generale; solo che quando si imbocca tale via, il solo sblocco possibile è il riciclaggio di coloro che per anni hanno gestito la politica del malaffare e che oggi, magari cercando di indossare casacche più ‘trendy’, lavorano per una sorta di amnistia politica generalizzata. Costoro non mi vedranno sodale compagno”.

Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione: “Voglio esprimere la mia vicinanza a Santi Palazzolo, che ha avuto il coraggio di denunciare l’estorsione subita. Un grazie anche alle forze dell’ordine che lo hanno sostenuto e hanno sventato il tentativo di estorsione. Adesso credo che sia essenziale innanzitutto rinnovare immediatamente la convenzione a Palazzolo e poi intervenire sulla società di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, per garantire trasparenza e legalità. Denunce come quella di Palazzolo ci danno speranza e attestano il cambiamento di mentalità in atto nella società civile”.

Confindustria Palermo: “Condanna duramente il gesto di Roberto Helg, arrestato mentre intascava una tangente per un appalto alla Gesap”. L’associazione industriali esprime inoltre “tutto il proprio plauso nei confronti di magistratura e forze dell’ordine per l’operato, l’impegno e le azioni volte al ripristino della legalità”. “Apprezzamento anche – aggiunge Confindustria Palermo – per la denuncia dell’imprenditore Palazzolo, che di fronte a una richiesta estorsiva ha scelto di collaborare con le forze dell’ordine”.

Linda Vancheri, assessore regionale alle Attività produttive: “La Regione ha disposto immediatamente l’avvio di tutte le azioni più opportune – si legge in una nota – per l’espletamento delle funzioni di vigilanza sul sistema camerale di competenza dell’amministrazione regionale. C’è la necessità di porre in essere qualsivoglia azione si ritenga utile per garantire il corretto funzionamento e l’integrità dell’Ente camerale, senza escludere l’ipotesi di nominare un commissario in sostituzione dell’organo politico”.

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