La “buona scuola”: ecco cosa prevede la riforma

di Redazione

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La “buona scuola”: ecco cosa prevede la riforma

| martedì 03 Marzo 2015 - 23:24

Nel disegno di legge che arriverà al Consiglio dei ministri il prossimo martedì la “buona scuola” passa dal potenziamento delle materie, alla formazione degli insegnanti, dalla detrazione fiscale per le famiglie con figli alla paritaria fino agli interventi di edilizia scolastica. Ecco tutte le novità.

RISORSE – Confermato quanto previsto nella legge di stabilità: 1 miliardo di euro per il 2015, 3 miliardi a partire dal 2016.

PRECARIATO E ASSUNZIONI – Fine delle supplenze e organico funzionale per coprire tutte le cattedre e potenziare l’offerta formativo.

FISCO E DETRAZIONI – Le spese per l’iscrizione del proprio figlio alla scuola paritaria si potranno detrarre. Anche il proprio 5 per mille si potrà devolvere a un preciso istituto. Per chi investe su nuove strutture, sulla manutenzione o sul lavoro agli studenti è previsto un credito di imposta al 65% (“school bonus”).

EDILIZIA SCOLASTICAIl ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha confermato un bando per la costruzione di scuole altamente innovative: risorse e interventi saranno gestiti dall’Osservatorio per l’edilizia.

CLASSI MENO NUMEROSE – Si punta sull’integrazione, con laboratori linguistici per perfezionare l’italiano come seconda lingua e laboratori di lingue non comunitarie.

FORMAZIONE – Al via un piano nazionale per la formazione dei professori, aggiornato ogni tre anni. Le priorità per il 2015 sono lingue, inclusione scolastica, didattica innovativa e digitale.

STIPENDIO – Gli scatti varieranno per il 70% per il merito e il 30% per l’anzianità. La valutazione spetterà al Nucleo interno di valutazione, presieduto dal dirigente scolastico, sulla base di crediti didattici, formativi e professionali. I curriculum dei docenti saranno pubblici.

MATERIE – Si valorizza lo studio della musica e dell’educazione fisica alla scuola primaria. Previsti anche insegnamenti in lingua. Alla scuola media più lingua straniera, cittadinanza attiva e laboratori. Alle superiori si punterà su arte, diritto ed economia.

STUDENTI – Nascerà il Curriculum dello studente, passaporto per il futuro lavorativo. Dal terzo anno 400 ore di alternanza scuola-lavoro per chi frequenta istituti tecnici o professionali. 200 invece le ore “facoltative” per chi va al liceo. L’alternanza sarà in azienda, ma anche in enti pubblici.

INSEGNANTI DI SOSTEGNO – La riforma prevede piani educativi personalizzati per gli studenti con disabilità.

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