Aiuti alla Grecia solo quando presenterà le riforme | Ad Atene è corsa al prelievo al bancomat

di Redazione

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Aiuti alla Grecia solo quando presenterà le riforme | Ad Atene è corsa al prelievo al bancomat

| venerdì 20 Marzo 2015 - 13:40

Nella conferenza stampa finale della riunione del consiglio europeo del 19 e 20 marzo, il presidente Donald Tusk, ha confermato che sulla Grecia “siamo pienamente vincolati all’accordo dell’Eurogruppo del 20 febbraio scorso”.

La Grecia ha, comunque, ricevuto rassicurazioni dal cancelliere tedesco Angela Merkel sul fatto che oltre alle riforme previste dall’accordo del 20 febbraio, non dovrà realizzare le misure concordate dal precedente governo del paese.” La Grecia non è obbligata ad adottare misure recessive” ha detto Tsipras, al termine della riunione del consiglio europeo, a Bruxelles.

Il premier greco non ha voluto dare indicazioni sui tempi di presentazione da parte di Atene della lista di riforme ai partner europei, necessaria per lo sblocco dei finanziamenti, sottolineando comunque che avverrà gradualmente. Il pagamento dei nuovi fondi avverrà inizialmente tramite la restituzione degli 1,9 miliardi di euro di profitti realizzati dalla Bce sui bond greci o attraverso il parziale scongelamento dei 7,2 miliardi di aiuti del piano di bailout rimasti in sospeso.

Tsipras ha poi negato che la Grecia abbia alcun problema di liquidità nel breve termine, aggiungendo che tutti i pagamenti a istituzioni e cittadini proseguiranno normalmente e che i depositi bancari sono al sicuro.

Intanto, in Grecia i risparmiatori stanno ritirando i depositi bancari in maniera massiccia, per il timore che ci possa essere un blocco sui prelievi, dopo che qualche giorno fa il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha evocato per Atene l’ipotesi dei controlli ai movimenti di capitali per evitare l’uscita della Grecia dall’euro nel caso di un fallimento delle trattative tra il governo Tsipras e l’Ue.

Nella sola giornata di mercoledì sono stati prelevati dalle banche greche tra i 300-400 milioni di euro. Era stato il vice premier greco, Giannis Dragasakis, ha sostenere che “il Paese deve affrontare problemi di liquidità e ha bisogno della collaborazione dei partner europei per rispettare i suoi obblighi”, sottolineando poi che la Grecia “non riceve una tranche di aiuti da agosto dell’anno scorso”.

La Banca Centrale Europea ha dato il via libera a un aumento di circa 400 milioni della liquidità d’emergenza (Ela), erogata dalla banca centrale greca alle banche elleniche, portando il totale a circa 70 miliardi.

 

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