Tunisi, sbarcati i passeggeri delle crociere | Sotto choc, portano i segni della tragedia

di Redazione

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Tunisi, sbarcati i passeggeri delle crociere | Sotto choc, portano i segni della tragedia

| domenica 22 Marzo 2015 - 10:10

Non parlano volentieri e c’è ancora paura negli occhi dei passeggeri che sono sbarcati dalla nave da crociera Msc Splendida alla Stazione Marittima nel porto di Genova, dopo aver toccato Barcellona e Marsiglia, reduci dall’attacco di Tunisi. Sulla nave viaggiavano 9 vittime dell’attentato. Altri 12 passeggeri sono rimasti feriti. I primi a scendere sono stati 5 giapponesi che, tenendosi per mano, hanno raggiunto in silenzio i pullman.

“Ero a 15 metri dalla sparatoria, ero su un taxi e non sul bus – spiega Geofrey, inglese di 55 anni – abbiamo evitato la strage davvero per 5 minuti. Eravamo molto scioccati, ma ora stiamo bene”. Insieme a lui sono scesi anche francesi, giapponesi e inglesi. Tra loro anche un francese dell’isola della Riunione: “Ero in Avenue Bourghiba, ho saputo che cosa era successo solo quando sono tornato sulla nave”.

Tra i turisti, che hanno via via raggiunto i pullman che li condurranno alle destinazioni finali, alcuni vogliono ringraziare l’equipaggio della Msc Splendida come fa una inglese, Corinne, che racconta “l’equipaggio è stato fantastico, il comandante il giorno dopo ci ha radunato ed ha risposto a tutte le domande. A bordo eravamo tutti scioccati, anche se per fortuna io non ero coinvolta direttamente, avendo optato per una visita alla Medina”.

Ed è arrivata a Savona anche la Costa Fascinosa, sulla quale viaggiavano sei delle vittime dell’attentato a Tunisi.

“Ero appena sceso dal pullman 27 quando ho sentito i primi colpi di mitra. La signora dietro di me è morta con un colpo nel collo e io, con la mia guida, sono scappato dentro il museo inseguito dai terroristi sparavano in continuazione”. Lo ha detto Massimo Zanarini, uno dei passeggeri di Costa Fascinosa rimasto coinvolto nell’attentato al museo del Bardo a Tunisi. “Siamo scappati mentre ci inseguivano sparando, ho sentito l’esplosione di una granata e ci siamo salvati sfondando una porta e trovandoci di fronte all’ingresso della Camera dei deputati tunisina e di un posto di polizia”.

“Noi ci siamo salvati per caso perché la nostra guida ci ha fatto fare tutta un’altra strada. Ma fate attenzione, ci sono persone che raccontano cose non vere”, ha detto una signora romana appena sbarcata da Costa Fascinosa, la nave da crociera che ha perso 6 passeggeri nella strage di Tunisi. “Devo ringraziare Dio che ci è andata bene – ha detto la donna -. Abbiamo saputo di quanto era successo appena rientrati sulla nave. Ma vi avverto che ci sono persone che dicono di essere state coinvolte nella sparatoria e invece erano con noi. Dovrebbero vergognarsi – ha detto commossa – per quei nostri compagni di viaggio che non ci sono più”.

“Noi non siamo scesi perché mio figlio di 11 anni, che si era documentato su internet, aveva paura dell’Isis”, ha raccontato Francesco Rufino, figlio dell’ex senatore Giancarlo, appena sceso da Costa Fascinosa, la nave da crociera che ha perso 6 passeggeri nell’attentato di Tunisi. “I miei figli non volevano scendere e così siamo rimasti sulla nave – ha detto Rufino -. Abbiamo parlato con chi è tornato sulla nave ed era terrorizzato tanto che non avevano voglia di aprirsi. Costa ha fatto il possibile, siamo stati assistiti dagli psicologi, ma sono stati momenti terribili. Possiamo dire che a noi è andata bene”.

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