Il Papa a San Pietro sulla teoria del gender | “Mi chiedo se non sia espressione di frustrazione”

di Redazione

» Città del Vaticano » Il Papa a San Pietro sulla teoria del gender | “Mi chiedo se non sia espressione di frustrazione”

Il Papa a San Pietro sulla teoria del gender | “Mi chiedo se non sia espressione di frustrazione”

| mercoledì 15 Aprile 2015 - 14:21

Il Papa ha affrontato oggi il tema della differenza sessuale: “Mi chiedo se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a cancellare la differenza perché non sa più confrontarsi con essa”. Il Pontefice prosegue il suo ciclo di catechesi sulla famiglia e oggi, davanti a circa 25 mila persone radunate in piazza San Pietro. Il Santo Padre è partito dal racconto della creazione e ha spiegato che sono l’uomo e la donna insieme, cioè la coppia e non solo l’uomo o solo la donna, ad essere creati “a immagine e somiglianza di Dio”.

Se Dio ha creato uomo e donna a sua immagine, ha sottolineato ancora il Pontefice in sottolineature nei saluti ai diversi gruppi linguistici, entrambi “hanno stessa dignità e uguaglianza”, occorre “rispettare questa uguaglianza, rifiutando ogni forma di ingiustizia, in particolare contro le donne”. Papa Francesco si è domandato anche se alla base della “crisi collettiva di fiducia in Dio” non ci sia la crisi della “alleanza tra uomo e donna”. Chiede agli intellettuali di non trascurare la riflessione sul “legame familiare” e il rapporto uomo donna; chiede alla Chiesa di indagare con “audacia e creatività” come valorizzare le donne, e nella Chiesa e nella società.

“L’esperienza ci insegna – ha osservato – che per conoscersi bene e crescere armonicamente, l’essere umano ha bisogno della reciprocità” e “quando non avviene se ne vedono le conseguenze”. Uomo e donna, ha ricordato papa Francesco, siamo “fatti per ascoltarci a vicenda, e senza l’arricchimento e reciproco in questa relazione”, relazione di pensiero, di lavoro, di affetti e di azione, “i due non possono nemmeno capire fino in fondo cosa significhi essere uomo e donna, la cultura moderna e contemporanea – ha commentato il papa latinoamericano – ha aperto nuovi spazi di libertà e profondità per l’arricchimento della comprensione di queste differenze, ma anche molti dubbi e scetticismo”.

Significativa anche l’esortazione agli intellettuali a non disertare questo tema di riflessione, “come se fosse diventato secondario, a favore di una società più libera e più giusta”: “uomo e donna che si parlano, cooperano con amicizia, si trattano con rispetto e si ascoltano, costituiscono un “legame familiare” e questo “è una cosa seria è per tutti non solo per i credenti”. Il “fallimento” del legame familiare, ha osservato Papa Bergoglio, dà “segnali preoccupanti”, e anche per questo ha chiesto di “impegnarsi con più urgenza” su due punti: “fare molto di più per la valorizzazione della donna” e indagare il rapporto tra crisi della fiducia in Dio e crisi del legame uomo donna. Il Papa ha ringraziato gli sbandieratori aretini per il dono di una bandiera e di un libro con la loro storia; si è fatto fotografare con una ventina di monache modenesi, e ha stretto la mano a Lino Banfi.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820