Entro 45 giorni il parere del Prefetto su Roma | Commissariamento, ultima parola al Governo

di Redazione

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Entro 45 giorni il parere del Prefetto su Roma | Commissariamento, ultima parola al Governo

| lunedì 15 Giugno 2015 - 20:21

Entro 45 giorni si conoscerà il destino di Roma. Se il Comune sarà commissariato o meno dovrà deciderlo il prefetto Franco Gabrielli a cui è stato chiesto il parere sullo scioglimento, poi sarà la politica a dire l’ultima parola sull’amministrazione capitolina. Domani gli ispettori nominati a dicembre dal predecessore di Gabrielli, Giuseppe Pecoraro, consegneranno al prefetto il rapporto sulle infiltrazioni di Mafia Capitale negli uffici del Campidoglio.

La relazione di circa mille pagine contiene le verifiche su appalti e bandi di gara ma anche i rapporti della Procura sui legami tra consiglieri e funzionari ed esponenti dell’organizzazione criminale. Il mese e mezzo a disposizione di Gabrielli potrebbe però risultare inutile nel caso di altre iniziative della magistratura o di una pressione del Pd o del governo per indurre il sindaco Ignazio Marino a dimettersi. In questo caso si andrebbe al voto anticipato, evitando il commissariamento.

Esiste anche una terza ipotesi, sottolineata da alcuni esperti, e cioè un commissariamento parziale dell’amministrazione di Roma che, secondo la legge, non potrebbe essere affidata a Gabrielli perché il prefetto della provincia in cui ricade il Comune non può ricoprire questo incarico. Dal 30 luglio la questione passerà nelle mani del ministro dell’Interno Angelino Alfano, che entro tre mesi potrà proporre al Consiglio dei ministri lo scioglimento del Campidoglio. A quel punto la decisione sarà del Governo Renzi, sancita con un decreto del presidente della Repubblica.

Gabrielli ha dichiarato alcuni giorni fa che con la corruzione “non basta l’aspirina, ci vuole il bisturi” e non ha ovviamente mai escluso il commissariamento. Ma il suo predecessore, il prefetto Giuseppe Pecoraro, ha detto che “gli estremi per lo scioglimento del Comune di Roma per mafia c’erano a dicembre e ci sono ancora”. E sulla questione scottante di un ipotetico commissariamento della Capitale d’Italia è intervenuta anche la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi. “Leggeremo il resoconto della Commissione d’accesso e vedremo le conseguenze che andranno tratte, ma serve un cambiamento profondo da parte di tutti”, ha affermato.

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