Italia – Malta, le pagelle. Pellè, esempio da seguire. Centrocampo sotto la sufficienza

di Guido Monastra

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Italia – Malta, le pagelle. Pellè, esempio da seguire. Centrocampo sotto la sufficienza

| giovedì 03 Settembre 2015 - 22:41

ITALIA 5: Queste partite sono uno strazio. Dovremmo essere venti gol avanti a Malta e invece sudiamo e fatichiamo per conquistare i tre punti per di più grazie a un gol irregolare. Il ritmo di gara è imbarazzante, a tratti viene da pensare che gli undici in campo ci facciano una cortesia a giocare. Malta per un’ora ci contiene senza affanno e gli azzurri non riescono a inventare niente. La verità è che la Nazionale è sempre meno affascinante e gli interessi del campionato sono sempre più preponderanti. Nelle ultime sei partite abbiamo racimolato tre pareggi e tre striminzite vittorie contro Malta (2) e Azerbaigian (1). Qualcuno potrà obiettare che nemmeno le altre grandi dell’Europeo brillino, però poi non lamentatevi degli stadi vuoti. Non è stato il miglior modo per festeggiare la conquista del primo posto in classifica.

Buffon s.v.: Partita complicata. Quasi sempre spettatore, quando Effuiong inventa una conclusione a giro lui può solo guardarla e sperare. E la palla va fuori.

Darmian 5,5: Meglio nella ripresa, con qualche buon cross ma gara anonima.

Bonucci 6: Sufficienza “politica”, come difensore deve fare poco e nulla, in avanti non ha granché da fare perché c’è già affollamento negli ultimi 20 metri.

Chiellini 5,5: Non è il suo momento migliore. Come già a Roma, dà l’impressione di essere affaticato e incerto. Un suo “liscio” crea apprensione, lo salva Bonucci.

Pasqual 5: Riferimento a sinistra nello snervante tit – toc che produce solo passaggi orizzontali. Nessun guizzo.

Verratti 5: In linea con i compagni di reparto. Gioca a velocità ridotta, non verticalizza quasi mai. Dovrebbe fare molto di più.

Pirlo 5: Voto aumentato per… stima. Gioca 300 palloni ma quasi sempre da fermo e senza i consueti colpi di genio. Ci saremmo aspettati di più. Nemmeno su punizione riesce a inventarsi una…maledetta.

Bertolacci 4,5: Conferma il periodo no. Prova una conclusione nel primo tempo ma è lento e goffo.

(Parolo) 6: Entra nel momento in cui l’Italia produce il massimo sforzo per sbloccare il risultato: fa la sua parte, ci prova anche con un paio di conclusioni.

Gabbiadini 5,5: Fa una delle poche cose belle della gara: controllo e tiro di sinistro dal limite dell’area che si va a stampare sotto l’incrocio. Prima e dopo quasi nulla. Esce per infortunio.

(Candreva) 6,5: Sfrutta la freschezza atletica ma ravviva la fascia destra. Suo l’assist per Pellè, suoi un paio di cross interessanti.

Pellè 7: Nettamente il migliore degli azzurri e il gol (di braccio) che sblocca la gara (sull’unico errore del portiere avversario) è la naturale conseguenza di una condotta di gara da attaccante vero. Sempre pronto a fare da sponda per i compagni, prova anche le conclusioni in porta, soprattutto di testa. E’ quello che ci crede più di tutti, un esempio da seguire.

Eder 6: E’ l’unico che dimostra di poter inventare qualcosa. La sua serpentina del primo tempo meritava miglior fortuna ma anche lui si prende troppe pause. Nel finale spreca un gol praticamente fatto.

MALTA: Hogg 6,5; A. Muscat 6, Agius 6, Z. Muscat 6, S. Borg 6, Failla 6; Briffa 6, P. Fenech 6, R. Muscat 6; Effiong 6,5, Schembri 6.

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