Milan – Palermo, le pagelle. Calabria e Hiljemark accendono San Siro. Bocciati Chochev, Jajalo e Luiz Adriano

di Guido Monastra

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Milan – Palermo, le pagelle. Calabria e Hiljemark accendono San Siro. Bocciati Chochev, Jajalo e Luiz Adriano

| sabato 19 Settembre 2015 - 22:44

Ecco le pagelle dell’incontro valido per la 4a giornata di Serie A tra Milan e Palermo (clicca qui per la cronaca del match).

MILAN: Diego Lopez 4; Abate s.v. (dal 18′ p.t. Calabria 8), Zapata 6, Romagnoli 6, De Sciglio 6,5; Bonaventura 8, Montolivo 6,5, Kucka 7,5; Honda 5,5 (dal 34′ s.t. Poli s.v.); Luiz Adriano 4,5 (dal 25′ s.t. Balotelli 6), Bacca 7,5. 

MIGLIORI DEL MILAN

Calabria: Entra a freddo e ha soli 18 anni. Grande personalità. Suo il cross che genera il primo gol del Milan, regala un assist a Bacca, sempre propositivo, non spreca un pallone, concentrato anche nelle poche volte in cui deve fare il difensore. Aveva giocato sei minuti in serie A lo scorso anno, forse sarebbe il caso di fargliene giocare tanti altri.

Bonaventura: E’ in giornata positiva ed è quello che più degli altri gioca palloni con lucidità. Si guadagna la punizione che lui stesso trasforma con una parabola fantastica: il suo primo gol stagionale. Cala un po’ nella ripresa ma conferma di essere la migliore soluzione per il Milan in quella zona del campo.

Kucka: Il Milan gioca prevalentemente a destra perchè lui assicura molta quantità. Ha il piglio del lottatore e lo dimostra restando in campo nel primo tempo dopo un brutto colpo alla caviglia. Sfiora un gol di testa nella ripresa e serve l’assist del 3 a 2 per Bacca con il quale può dividere il podio: l’attaccante segna una doppietta però deve farsi perdonare una “rabona” presuntuosa che manda in bestia Mihajlovic.

PEGGIORI DEL MILAN

Diego Lopez: Il gol dell’1 a 1 è colpa sua, incerto anche in un’altra uscita aerea nella ripresa, incolpevole sul 2 a 2. L’unica parata, non difficile, su una conclusione dalla distanza di Hiljemark

Honda: Non riesce a fare nulla di concreto. Giochicchia un po’ a destra e un po’ a sinistra ma non produce cose significative. E’ in fase involutiva.

Luiz Adriano: Si prende una pausa, si fa vedere davvero poco, è svogliato.

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PALERMO: Sorrentino 8; Struna 6,5, Gonzalez 6,5, El Kaoutari 5,5, Lazaar 4,5; Hiljemark 8,5 (dal 44′ s.t. Rigoni s.v.), Jajalo 4, Chochev 4; Vazquez 5,5; Quaison 5,5 (dal 25′ s.t. Trajkovski 6), Djurdjevic 5,5 (dal 10′ s.t. Gilardino 6,5).

MIGLIORI DEL PALERMO

Hiljemark: Segna due gol a San Siro, non male. Ha già realizzato tre gol. Il primo pareggio è una giocata astuta di testa, il secondo pareggio è una giocata da grande giocatore, con grande freddezza davanti a Diego Lopez (splendido assist di Gilardino). Sfiora pure il 3 a 3. In quel centrocampo a scartamento ridotto sembra un gigante, ha pure furore agonistico.

Sorrentino: Tiene in piedi il Palermo come può. Compie un primo miracolo per evitare un clamoroso autogol di Struna, chiude la strada a Bacca e Luiz Adriano, è sempre sicuro nell’ordinaria amministrazione. I gol non gli appartengono nemmeno un po’.

Struna: Sulla fascia non perde il confronto con De Sciglio. Ma si preoccupa più di difendere che di spingere. Ma visto che il centrocampo lo supporta poco riesce a limitare i danni dalle sue parti.

PEGGIORI DEL PALERMO

Jajalo: Gioca con il freno a mano tirato, commette pure una colossale ingenuità perdendo palla in uscita dall’area e per poco non ci scappa la frittata. Si limita a passaggi corti e orizzontali.

Chochev: Lentissimo pure lui, se la coppia di centrocampo non ha cambio di passo è dura per tutta la squadra. Commette il fallo che porta al 2 a 1.

Lazaar: Nè carne nè pesce, mai una puntata in avanti degna di nota e soliti problemi in chiave difensiva.

 

 

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