Palermo – Empoli, le pagelle. Saponara batte Vazquez. Sorrentino, solito podio.

di Guido Monastra

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Palermo – Empoli, le pagelle. Saponara batte Vazquez. Sorrentino, solito podio.

| lunedì 02 Novembre 2015 - 22:52

Ecco le pagelle del match dell’undicesima giornata di Serie A tra Palermo ed Empoli (clicca qui per leggere la cronaca della partita).

PALERMO: Sorrentino 7,5; Struna 5 (dall’11’ s.t. Quaison 5), Gonzalez 5 (dal 32′ s.t. Goldaniga s.v.), Andelkovic 5; Rispoli 5,5, Rigoni 6, Brugman 5,5, Hiljemark 5 (dal 22′ s.t. Trajkovski 6), Lazaar 4; Vazquez 6,5, Gilardino 4,5.

I MIGLIORI DEL PALERMO

Sorrentino: Ormai il posto sul podio è un’abitudine. Compie due parate fondamentali nel primo tempo: la prima su Livaja di grande difficoltà tecnica, la seconda su Pucciarelli di grande istinto. Sul gol di Saponara è tradito dalla barriera e non può nulla.

Trajkovski: Ha voglia di giocare dopo un periodo passato nel dimenticatoio. Entra sullo 0 a 1 e ravviva un po’ la manovra offensiva del Palermo. Nulla di speciale ma in una giornata come questa è meglio di niente.

Vazquez: La domanda lecita è: gioca troppo da solo oppure è costretto a giocare da solo? Predica nel deserto, nessuno al suo fianco è all’altezza delle sue giocate e quindi a volte deve strafare. Non è il suo miglior momento ma è l’unico che inventa qualcosa.

I PEGGIORI DEL PALERMO

Gilardino: Sbaglia tutto quello che un attaccante può sbagliare. Ha due colossali palle gol nel primo tempo e le spreca non perché tira male ma proprio perché non tira, aspettando troppo, mostrando lentezza nella corsa e appannamento nei riflessi: per un rapinatore d’area come lui è davvero inspiegabile. Quando finalmente fa una bella cosa (giravolta al limite dell’area) prende la traversa.

Lazaar: Ogni tanto viene il dubbio che abbia la scarpa destra nel piede sinistro e viceversa: certi cross così fuori misura si potrebbero spiegare solo così. Più in generale la sua partita è pasticciata, tatticamente confusionaria.

Struna-Gonzalez-Andelkovic: Perdono il confronto con la prima linea empolese che è molto veloce e imprevedibile. I meccanismi difensivi di gruppo non funzionano come dovrebbero e anche sul piano individuale la serata si trasforma in calvario.

EMPOLI: Skorupski 7; Zambelli 6, Tonelli 7, Costa 6,5, Mario Rui 6,5; Zielinski 5,5, Maiello 6, Paredes 6 (dal 27′ s.t. Büchel s.v.); Saponara 8 (dal 44′ s.t. Maccarone s.v.); Pucciarelli 7, Livaja 6,5 (dal 37′ s.t. Krunic s.v.).

I MIGLIORI DELL’EMPOLI

Saponara: La lunga squalifica sembra avergli fatto bene. Le doti tecniche non si discutono, a Palermo dimostra anche più maturità di prima nel dare i tempi giusti alla squadra e innescando alla perfezione le punte. La punizione del vantaggio è un’opera di genio che premia la sua partita.

Pucciarelli: Un voto in meno perché non segna però il suo movimento verticale e orizzontale su tutto il fronte d’attacco crea più di un problema alla difesa rosanero. E’ anche vero che se di fronte c’è Sorrentino non è colpa sua.

Skorupski – Tonelli: Il portiere resta inoperoso a lungo e poi salva il risultato due volte nel finale. Il difensore guida con personalità la difesa che tutto sommato soffre poco. Provvidenziale un suo recupero su Gilardino.

I PEGGIORI DELL’EMPOLI

Zielinski: Meno esuberante di altre volte, non si fa vedere quasi mai, si limita a una scolastica copertura in chiave difensiva della sua zona di competenza.

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