Elio e le Storie Tese, parte il Piccolo Energumeni Tour a Milano e a Roma

di Redazione

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Elio e le Storie Tese, parte il Piccolo Energumeni Tour a Milano e a Roma

| martedì 10 Novembre 2015 - 12:18

Ne è passato di tempo da ‘83 l’anno per te, il concorso di Radio Poster che incoronò vincitori a pari merito con un altro i giovanissimi EelST. Trentadue anni dopo, gli allori di Radio Poster sono poco più di un ricordo; non è pensabile dormirci sopra. Da questa considerazione nasce la nuova provocatoria iniziativa by Elio e le Storie Tese, il
Piccoli Energumeni Tour.

Obiettivo del Piccoli Energumeni Tour (PET) – si legge nel comunicato stampa – è dare spettacolo in grandi spazi
come palasport, arene e festival all’aperto, per raggiungere più spettatori in un colpo solo. Al contrario dei concerti nei teatri (per i quali sono necessarie 1-2 rappresentazioni per città), nei Café chantant (10-50 rappresentazioni per città) o nelle case di singoli e coppie (migliaia di concerti per città), la scena musicale del palasport riserva vantaggi. Fra tutti: agli EelST tocca fare meno concerti e c’è più tempo da dedicare alle proprie attività professionali.

Attività professionali di membri e collaboratori degli EelST aggiornate al 1 dicembre 2015: Credere negli esseri umani che hanno il coraggio di essere umani (Elio) • Automodellismo di pregio (Cesareo) • Telecronismo di baseball (Faso) • Moto da trial (Christian Meyer) • Giochini sul telefono (Rocco Tanica) • Microsaldature (Jantoman) • Gorgheggi (Paola Folli) • Ridere continuamente (Vittorio Cosma) • Progettare edifici (arch. Mangoni).

Altri vantaggi del mondo palasport: se viene tanta gente, si simpatizza; se viene poca gente, stanno comodi. Al contrario di quelli che debuttano col tour ad es. a Gorizia (inventandosi che sono molto legati a Gorizia mentre in realtà devono ancora rodare lo spettacolo e sperano che ai goriziani vada bene tutto), il PET comincerà a Milano e Roma, due città considerate altrettanto valide in Italia. Visto che come ròdano gli spettacoli gli EelST pochi altri li ròdano, è ragionevole credere che già i primi due spettacoli saranno un meccanismo oliato e perfetto. E ove mai il meccanismo si  raffinasse ulteriormente cammin facendo, che bello sarebbe concludere il tour a Gorizia invece di iniziarvelo, alla faccia di chi ha sempre guardato alla confluenza delle valli d’Isonzo e Vipacco come ad un non-luogo, ad una sorta di discarica culturale che non merita un concerto decente.

In sostanza:
Milano, 29 aprile 2016 – Mediolanum Forum di Assago
Assago: il territorio comunale poggia interamente su un’unica entità geologica risalente al pleistocene e composta da sedimenti fluviali. Il riferimento ad un tale Azo de Axago è presente in un documento del 1153. I resti di una villa romana fanno il resto. Uno dei luoghi-simbolo della Assago che piace è senz’altro il Mediolanum Forum. Ritornarvi dopo diversi anni sarà un’emozione intensa. Anche vedere come si è evoluta dal pleistocene. Non perchè c’eravamo, ma per aver visto dei documentari.
NOTA: Assago annovera picchi di 100-110 metri sul livello del mare. È preferibile presentarsi ai cancelli almeno un giorno prima, per abituarsi alla rarefazione dell’ossigeno in altura.

Roma, 7 maggio 2016 – Palalottomatica
Roma: il 21 aprile 2016 si festeggia il 2768° anniversario della fondazione della città, molto nota anticamente e ancor oggi. Purtroppo (senza polemica) il 21 il palazzettone era già preso da Aldo Giovanni e Giacomo. Alla fine suoniamo il 7 maggio.
Resti di tantissime ville romane, Foro Romano e Cuppolone non sono che alcuni di molti altri monumenti di Roma che il mondo ci invidia e a volte ci spacca (fontana della Barcaccia su tutte). Ritornare al Palalottomatica, così battezzato in onore del maggior operatore mondiale nel settore dei prodotti e servizi degli apparecchi da intrattenimento (macchinette) sarà sì un viaggio nel cuore dell’architettura razionalista del XX sec., ma anche un’esperienza immersiva nel settore macchinette.

Il nome del tour / motivazioni
Quando suoniamo, certe volte ci agitiamo come degli ossessi (vedi i “movimenti strani e violenti” dell’energumeno), altre siamo più belle statuine, come sul poster del concerto. Nell’impostazione del PET i due differenti approcci vanno a braccetto: gli EelST si confermano un complesso di 6-7 persone brave e buone (= le belle statuine o statuini, piccoli per definizione), a proprio agio nelle ballate più intimiste ma anche in grado di abbandonarsi a frenetici ritmi rock and roll, sia acrobatico che non, strabuzzando gli occhi all’indietro fino a che si vede il bianco (= gli
energumeni). Intimismo e frastuono sono le parole-chiave del PET.

Il nome del tour 2 / motivazioni per la pagina culturale
La società sempre di più cerca di ridurre gli individui a belle statuine, testimoni muti di una realtà che subiscono senza poterla determinare. Tuttavia le statuine possono rivelarsi la proverbiale acqua cheta, frantumare il guscio di cartongesso che le avvolge; tornare ad essere persone riappropriandosi di ciò che loro appartiene per diritto di nascita: la libertà.

La scaletta
Uguale spaccata, come concetto, a Capitani Coraggiosi di Baglioni e Morandi: un pot-pourri di canzoni vecchie accolte con un boato e canzoni nuove che comunque la gente preferisce sempre quelle vecchie. Sbagliandosi, secondo noi. Perchè prima del PET esce un nuovo long-playing fatto di canzoni nuove molto belle. E siamo convinti che nuovi brani del calibro di “Aznalubma”, “Femminiello che vivi a Napoli” e la stessa “Energumena” possano diventare degli instant classics e non sfigurare accanto al repertorio più collaudato.

Leggi l’intero comunicato stampa della band

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