Il coming out della figlia del marò Latorre | “Cosa avremmo di diverso noi omosessuali?”

di Redazione

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Il coming out della figlia del marò Latorre | “Cosa avremmo di diverso noi omosessuali?”

| martedì 26 Gennaio 2016 - 16:37

È un coming out avvolto dal mistero quello di Giulia, figlia del fuciliere della marina Massimiliano Latorre. Lo sfogo su Facebook della 22enne ha letteralmente sollevato un polverone mediatico.

Questo perché, poche ore dopo la pubblicazione del post, alcuni media hanno riportato una sua presunta smentita. Un passo indietro, quello della Latorre, che però non ha trovato conferme di alcun tipo.

C’è addirittura chi, come i responsabili di “OmofobiaStop“, si espone in primo piano dichiarando l’infondatezza dalla presunta smentita: “Le abbiamo chiesto più volte se fosse un coming out, la risposta è stata sì”, hanno detti i vertici.

Ciao sono Giulia Latorre, 22 anni di Taranto e sono la figlia del marò Massimiliano Latorre, la cui vicenda è ormai tristemente nota da tutti. Ho deciso di fare questo passo non per pubblicità, anzi forse è la cosa di cui ho meno bisogno, ma perché voglio dar e forza a quelle persone che hanno paura di mostrarsi per timore delle polemiche, degli insulti e delle conseguenze di un coming out. A queste persone voglio dire che la vita è questa, è solamente una , e ve ne dovete fregare del parere della gente, soprattutto di quelle schiave della loro ignoranza! Siate voi stessi sempre, al di là di chi troverete di fronte a voi. Cosa avremmo di diverso noi omosessuali? Siamo tutti esseri umani, abbiamo sentimenti, abbiamo un cuore, abbiamo la voglia e il diritto di essere felici!”.

“E’ chi ci giudica ad avere qualche problema. Perché le coppie gay, lesbiche non possono adottare un bambino? Per quale assurdo motivo? Vi dirò di più: a mio avviso ci sarebbe più amore nelle coppie gay che crescono un bambino, che in una coppia etero. Sono una persona abbastanza forte e determinata, ho superato tantissimi ostacoli da quando ero piccola, sto combattendo da anni una battaglia con la mia famiglia per avere giustizia per mio padre, ma ormai ho capito una cosa: il mondo fa veramente schifo”.

“Per questo ho deciso di scrivere a voi di OmofobiaStop che state lottando per i diritti delle persone. Perché ho deciso di fregarmene del parere della gente, e vivere felice la mia vita.. A te che ci giudichi: ti rabbrividisce una persona omosessuale? Mi spiace, ma il problema ce l’hai tu, non io. Quindi gira i tacchi. Sicuramente molta gente omofoba mi contatterà e dirà la sua ma alla fine, CHISSENEFREGA! Ragazzi, non vergognatevi di essere ciò che siete, soprattutto se i vostri genitori non vi accettano. Si dovrebbero vergognare loro di non accettare il proprio figlio, non voi di desiderare la vostra vita. Chi ci perde sono loro, non voi. Non demoralizzatevi, andate avanti. La vita è piena di ostacoli, ci mette alla prova .. Tocca a noi superarli e pian piano diventeremo più forti…”.

“Ho partecipato alle manifestazioni del 23 gennaio e ne sono orgogliosa. Spero che chi di dovere capisca che le unioni civili sono indispensabili è una conquista di civiltà. E il 30 gennaio. In occasione del Family Day, io mi schiererò dalla parte giusta della storia e a favore dei diritti e delle unioni civili. Spero lo facciate anche tutti voi. Vi abbraccio tutti. E ringrazio Stefano per avermi dato la possibilità di lanciare questo messaggio. Giulia Latorre”.

 

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