Carpi – Palermo, le pagelle. Gilardino e Mancosu, missione compiuta. Goldaniga, che follia!

di Guido Monastra

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Carpi – Palermo, le pagelle. Gilardino e Mancosu, missione compiuta. Goldaniga, che follia!

| sabato 30 Gennaio 2016 - 16:53

Ecco le pagelle dell’anticipo della 22esima giornata di Serie A tra Carpi e Palermo (clicca qui per leggere la cronaca).

CARPI: Belec 6; Zaccardo 6,5, Romagnoli 6, Gagliolo 5,5, Poli 5 (dal 25′ s.t. Crimi 6); Letizia 5,5, Cofie 5 (dal 1′ s.t. Lasagna 5,5), Bianco 6, Di Gaudio 6,5; Lollo 6; Mbakogu 6 (dal 15′ s.t. Mancosu 7).

I MIGLIORI DEL CARPI

Mancosu: Entra in campo, si procura il rigore, lo trasforma con freddezza. Che si vuole di più? L’ex di Trapani e Bologna fa il massimo e conferma di avere lasciato alle spalle il periodo più nero.

Di Gaudio: Niente di straordinario ma ha qualche fiammata di classe che risalta in una giornata complessivamente grigia della sua squadra. Mezzo punto in meno per l’errore nel finale, quando non passa la palla a Lasagna.

Zaccardo: Uno dei grandi ex della gara. Molto attivo, anche lui fa sentire il suo peso in fase propositiva.

I PEGGIORI DEL CARPI

Cofie: Il centrocampo del Carpi nel primo tempo non riesce ad amministrare nè il pallone nè il ritmo della gara: lui è forse il principale responsabile, ci sta che Castori lo tolga per giocare la carta Lasagna.

Poli: Nè carne né pesce, quasi sempre avulso dal gioco. Prestazione anonima che gli vale una giusta sostituzione.

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PALERMO: Sorrentino 6; Struna6,5, Gonzalez 6, Goldaniga 5,5, Lazaar 6; Chochev 4,5, Jajalo 5,5, Hiljemark 6; Vazquez 7, Gilardino 7 (dal 23′ s.t. Cristante s.v.), Quaison 5 (dal 12′ s.t. Trajkovski 5,5). 

I MIGLIORI DEL PALERMO

Gilardino: Il gol è un’opera d’arte: controllo, ricamo con il tacco e tiro in contro tempo che beffa il portiere. Il Palermo gli chiede i gol, lui li trova: per un attaccante è il massimo. Sembra anche rigenerato dal punto di vista atletico: gioca abbastanza isolato in avanti e quando può difende la palla e fa salire la squadra. Esce a metà ripresa stremato.

Vazquez: Vuoi o non vuoi le migliori giocate, quelle non banali, vengono dal suo piede. Subisce una miriade di falli ed è sempre una spina nel fianco degli avversari.

Struna: Meglio in fase propositiva che difensiva. Mette in mezzo tantissimi palloni e alcuni cross sono di qualità. Meno efficace in fase difensiva, ogni tanto lascia qualche varco agli avversari.

I PEGGIORI DEL PALERMO

Quaison: Non ripete la bella prestazione di domenica scorsa. Mette lo zampino nel gol di Gilardino (suo il passaggio smarcante per Hiljemark) ma fa poco altro, vagando per il campo in cerca della palla e della migliore posizione. Nonostante tutto sembra in fiducia.

Chochev: La sua lentezza e la sua imprecisione vengono un po’ mascherate da una partita che a centrocampo è comunque lenta e confusa. Ma il bulgaro resta un oggetto misterioso, sempre (o quasi) in campo, mai produttivo.

Goldaniga: Una prestazione quasi perfetta, rovinata da una follia: l’intervento in scivolata su Mancosu, che provoca il rigore, è un suicidio incomprensibile che rianima un Carpi a corto di idee e palle gol. Nel giudizio viene coinvolto anche Gonzalez, pure lui quasi perfetto e “complice” nella distrazione che porta al rigore.

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