Roma – Sampdoria, le pagelle. Florenzi e Perotti i più bravi. Cassano cambia la Samp

di Guido Monastra

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Roma – Sampdoria, le pagelle. Florenzi e Perotti i più bravi. Cassano cambia la Samp

| domenica 07 Febbraio 2016 - 22:40

Ecco le pagelle del match della 24a giornata di Serie A tra Roma e Sampdoria (clicca qui per leggere la cronaca del match)

ROMA: Szczesny 6,5; Rudiger 6,5, Manolas 6, Zukanovic 5,5 (dal 1′ s.t. Digne 5,5); Maicon 6 (dal 21′ s.t. Dzeko 5,5), Pjanic 6, Keita 6, El Shaarawy 5; Florenzi 7,5, Salah 6,5; Perotti 7. 

I MIGLIORI DELLA ROMA

Florenzi: Il gol è un capolavoro. Prende palla al limite della sua area, fa tutto il campo palla al piede, serve El Shaarawy e sul rimpallo si fa trovare lucido in area per la deviazione vincente di testa. Parte a destra, molto presto si sposta a sinistra per non pestarsi i piedi con Maicon, nella ripresa gioca da tutte le parti (anche in difesa) ed entra anche nell’azione del secondo gol. Conferma di sapere fare tutto.

Perotti: Il voto alto non è soltanto merito di un bellissimo gol segnato con un tiro al volo ma soprattutto per la quantità di chilometri che macina in ogni zona del campo. E’ quasi sempre dietro la linea degli attaccanti veri, cioè El Shaarawy e Salah, ma ha i tempi giusti nella ricerca e distribuzione della palla e poi si fa trovare pronto per segnare.

I PEGGIORI DELLA ROMA

El Shaarawy: Parte malissimo, impacciato quando riceve palla nei pressi dell’area di rigore. Si incaponisce alla ricerca del gol a effetto e sbaglia. Si divora un gol su assist al bacio di Salah. Il gol di Florenzi è generato da una sua conclusione ma in realtà si tratta di una scelta tattica sbagliata perché c’era Maicon libero a destra.

Zukanovic: Non sembra in condizione fisica ottimale. Correa lo costringe a un’ammonizione che lo condiziona e che probabilmente è alla base della sostituzione. Attenuante: in avanti c’è già grande folla e forse non serve fare ulteriore densità.

Dzeko: Gioca poco e non sarebbe corretto giudicarlo. Però è ancora pesante, goffo. Il solito dilemma: deve giocare per ritrovare la forma ma la Roma fatica a sostenere la sua presenza.

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SAMPDORIA: Viviano 6; Cassani 6, Ranocchia 6, Silvestre 6, Dodò 7; Fernando 6, Barreto 5,5 (dal 26′ s.t. Alvarez s.v.); Ivan 5,5, Soriano 5.5, Correa 7 (dal 32′ s.t. Cassano 7); Muriel 5 (dall’11’ s.t. Quagliarella 5,5).

I MIGLIORI DELLA SAMPDORIA

Dodò: Ha voglia di farsi rimpiangere dai suoi vecchi tifosi. Particolarmente brillante nel primo tempo, dalle sue parti gravita Maicon e lui lo depotenzia, provando spesso la ripartenza e dando respiro ai suoi compagni.

Correa: Un po’ teatrale, un po’ provocatorio (si prende un’ammonizione per simulazione perché va a terra lanciando un urlo spaventoso senza motivo), però è uno dei giocatori più brillanti della Samp, uno dei pochi che con la palla al piede cerca di inventare qualcosa: entra nell’azione del gol del 2 a 1.

Cassano: Entra a un quarto d’ora dalla fine ed entra subito in partita distribuendo palloni interessanti. Rivitalizza la Samp, potrebbe addirittura pareggiare

I PEGGIORI DELLA SAMPDORIA

Muriel: Non becca palla. Non che sia solo colpa sua, perché la Samp gioca in modo rinunciatario, gli unici che provano a portare palla sono Dodò e Correa ma lui non la vede mai, non dà peso offensivo e non entra mai in partita.

Soriano: Un po’ meno del compitino. Uno come lui deve farsi sentire cdi più a centrocampo.

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