Juve, le pagelle dello scudetto. Le mani di Buffon | i piedi di Pogba, i gol di Dybala, il genio di Allegri

di Redazione

» Sport » Juve, le pagelle dello scudetto. Le mani di Buffon | i piedi di Pogba, i gol di Dybala, il genio di Allegri

Juve, le pagelle dello scudetto. Le mani di Buffon | i piedi di Pogba, i gol di Dybala, il genio di Allegri

| lunedì 25 Aprile 2016 - 16:58

Una stagione da 10 + in campionato per la Juventus. Ecco le pagelle della stagione 2015/2016.

PORTIERI 

Gianluigi Buffon: 10. È l’uomo del record d’imbattibilità, il para rigori, colui che ha trasmesso sicurezza all’interno reparto difensivo, falcidiato quest’anno dai tanti infortuni. Stagione senza sbavature e con parate da miglior estremo difensore al mondo. Lo scudetto, come sempre, passa dalle sue mani: monumentale!

Neto: 6,5. Ha giocato una sola partita in Serie A. 90 minuti diligenti e senza sbavature.

Emil Audero: sv. Terzo portiere della squadra. Nessuna apparizione in campo.

DIFENSORI

Andrea Barzagli: 9. The wall: quando manca si vede. Ottimi i suoi recuperi. È stata una delle sue migliori stagioni, soprattutto perchè costante. Non ha mai sbagliato un intervento siglando anche un gol contro l’Atalanta, squadra preferita dal n° 15 bianconero.

Leonardo Bonucci: 9. La maturità raggiunta in questa stagione si vede dentro e fuori il campo: mai un intervento fuori le righe, mai colpi di testa, mai una dichiarazione fuori posto. POchissimi le sbavature difensive. Solo 5 ammonizioni rimediate e nessuna espulsione.

Jose Martin Caceres: 6. Falcidiato dagli infortuni e fermato da una condotta poco ‘juventina’ fuori dal campo, è stato meno decisivo che nelle passate stagioni. Quando ha giocato (solo 449 minuti), comunque, le sue prestazioni sulla fascia destra sono state diligenti.

Giorgio Chiellini: 8. Il difensore quest’anno ha sofferto molto a causa degli infortuni che non gli hanno consentito di giocare tutte le partite e lo hanno costretto a diversi stop forzati. Solo 22 le partite fin qui disputate ma il suo rendimento è sempre molto alto. Concentrazione, forza fisica e stacchi di testa le sue note distintive.

Patrice Evra: 8,5. Chi diceva che era troppo ‘vecchio’ per disputare diverse partite a grandi riti si sbagliava di grosso. Evra è stata una grande risorsa per Allegri e non ha mai sbagliato un colpo. IL francese è un vero stantuffo capace di interevtni provvidenziali in difesa e di sgroppate micidiali in avanti.

Stephan Lichtsteiner: 8. Corsa e sacrificio non mancano mai. Il difensore juventino, malgrado sia stato costretto a fermarsi per un’aritmia benigna, non si è mai risparmiato quando è sceso in campo. Un vero guerriero.

Daniele Rugani: 7. Allegri lo ha iniziato a schierare con continuità in difesa soltanto nella seconda ed ultima parte della stagione. Il tecnico non voleva ‘bruciare’ il giovane difensore che si è dimostrato una valida alternativa ai veterani. Non ha fatto rimpiangere le assenze di diversi compagni di reparto fermati da infortuni. Rappresenta il presente e il futuro.

Alex Sandro: 8,5. Il difensore è stato una lieta sorpresa per tutti. In estate, quando è stato acquistato, ci si attendeva molto da questo giovane giocatore elui ha risposto bene. Una stagione in crescendo. Ottimo in fase d’attacco con i suoi cross precisi, è migliorato tanto nella fase di chiusura e nei recuperi.

CENTROCAMPISTI 

Kwadwo Asamoah: 6,5. Campionato che può essere preso in considerazione soltanto nella seconda parte della stagione, visto l’infortunio che lo ha tenuto fuori dal terreno di gioco per molto tempo. Nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in campo ha svolto diligentemente il proprio compito.

Juan Cuadrado: 8. Centrocampista capace di far variare lo schema tattico della Juventus. I suoi dribbling e le accelerazioni hanno reso difficile il compito agli avversari. Ha il merito di aver segnato la rete del 2 a 1 nel derby d’andata con il Torino al 93esimo e di aver suonato così la carica alla cavalcata bianconera che è valsa lo scudetto.

Hernanes Anderson de Carvalho Andrade Lima: 6. Ci si aspettava di più dal ‘Profeta’. Il giocatore, dalle grandi carattteristiche, non ha espresso appieno il proprio gioco e in una parte della stagione è stato anche fischiato dal proprio pubblico. Allegri, che lo ha schierato soltanto 8 volte titolare, ha dovuto rinunciare al giocatore nella fase clou del campionato a causa di un infortunio ma nella parte finale spesso lo ha chiamato in causa per sostituire i compagni di reparto.

Mario Lemina: 6,5. È giovane ma non gli manca certo la personalità. Allegri lo ha schierato in campo nella seconda parte della stagione e il francese si è fatto apprezzare per la forza, la freschezza e la voglia di fare. Ha segnato due gol nelle 9 partite giocate, di cui solo 6 da titolare.

Sami Khedira: 9. Fondamentale a centrocampo dopo l’addio di Vidal. Il tedesco ha preso in mano il centrocampo e lo ha guidato, spesso quando non c’era Marchisio. Importante in fase di chiusura ma anche nella costruzione del gioco. Le sue qualità lo hanno portato a farsi trovare pronto anche sotto porta segnando 5 reti fondamentali.

Claudio Marchisio: 8,5. Il faro del centrocampo, il vero padrone. Se non fosse per gli infortuni, giocherebbe tutte le partite. Nell’ultima parte della stagione, il grave incidente di gioco lo ha costretto a concludere anzitempo la stagione e dire addio agli Europei. La sua presenza a centrocampo è fondamentale. Quest’anno, rispetto agli altri, non ha siglato reti.

Simone Padoin: 7. Diligente e attento. L’uomo che tutti gli allenatori vorrebbero in squadra. Spesso è in panchina, mai una lamentela e quando entra in campo svolge diligentemente il proprio compito. Per lui la soddisfazione di una rete.

Roberto Pereyra: 6. Ha giocato poco, quest’anno, chiuso dai compagni di squadra. Solo 11 partite ma per Allegri è una certezza.

Paul Pogba: 10. Una stagione in crescendo. Il francese, che indossa la n° 10, ha giocato una prima parte della stagione anonima, facendo spesso arrabbiare il proprio tecnico. Le sue prestazioni sono cresciute fino a diventare il leader e a prendere per mano la squadra. È l’uomo assist bianconero, ben 11, ha segnato 8 reti ed è stato uno dei giocatori più utilizzati da Allegri. Fondamentale!

Stefano Sturaro: 7. Tanta corsa e sacrificio per il centrocampista classe ’93 che ha siglato una rete. Dieci le partite giocate da titolare.

ATTACCANTI 

Paulo Dybala: 10. Non ha fatto rimpiangere minimamente Tevez e questo già la dice lunga. L’argentino, che aveva tutte le attenzioni da parte degli osservatori, ha sofferto nel conquistare un posto da titolare nello scacchiere di Allegri. Lo ha conquistato con la classe e con i gol. Le sue giocate, i suoi dribbling hanno estasiato e poi le sue 16 perle sono valse lo scudetto. Decisivo nelle partite che contano.

Mario Mandzukic: 9,5. Spettava il compito di far dimenticare Llorente e c’è riuscito. Ha conquistato opinione pubblica e tifosi, non solo per i gol decisivi ma anche per lo spirito di squadra, per il sacrificio. L’attaccante spesso si è visto in difesa nel tentativo di recuperare la palla e aiutare i compagni di squadra. Dieci le reti segnate.

Alvaro Morata: 8. Meno utilizzato dal primo minuto rispetto alla scorsa stagione, lo spagnolo è stato importante nei momenti decisivi degli incontri. Sette le reti segnate e tutte di gran fattura.

Simone Zaza: 7,5. Ha avuto la capacità di sfruttare pienamente questi minuti finali di partita concessagli dall’allenatore. Zaza appena entrato dalla panchina ha fatto vedere di che pasta è fatto mettendo a segno quattro gol pesanti.

ALLENATORE

Allegri: 10. Lo scudetto è tutto suo. Ha avuto la forza di credere nei suoi uomini, fin dall’inizio. Ha lanciato Dybala, Alex Sandro e Lemina. Non ha mai mollato anche quando la Juventus era in piena crisi e adesso si può godere il successo.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820