Germania – Italia, le pagelle. Il top è Bonucci. E Conte stravince la sfida delle panchine

di Guido Monastra

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Germania – Italia, le pagelle. Il top è Bonucci. E Conte stravince la sfida delle panchine

| sabato 02 Luglio 2016 - 23:49

Ecco le pagelle del match di Euro 2016 fra Germania ed Italia (clicca qui per leggere la cronaca)

Buffon 7: La prima parata – meravigliosa – arriva a metà ripresa, sul quasi autogol di Chiellini, già sull’1 a 0. E lui c’è. Ed è decisivo perché lascia l’Italia in partita. Sul gol non può nulla. Per il resto, deve fare davvero poco per merito dei suoi compagni di reparto. Para uno dei 9 rigori, non basta.

Barzagli 7: Tutto sommato una serata tranquilla, l’Italia è talmente attenta sotto il profilo tattico che i tedeschi non arrivano quasi mai in area. Una porzione di responsabilità sul gol tedesco tocca anche a lui.

Bonucci 8: L’ennesima giornata felice da difensore centrale, chiude tutto e si intende bene con i compagni. Sul gol di Ozil anche lui si fa un po’ sorprendere. Poi però trasforma il rigore con personalità e… due palle così. Purtroppo non riesce a ripetersi nella lotteria finale

Chiellini 7,5: Gladiatore, atleticamente in forma quanto basta per preoccuparsi (ogni tanto) di portare palla in avanti. L’intesa con Bonucci è perfetta. Anche sul gol azzurro: lui procura il rigore con la “spizzata” di testa e Bonucci trasforma dal dischetto. Nel finale la sua capacità aerea è utilissima.

(dal 15′ s.t.s. Zaza s.v.): C’è una regola non scritta del calcio: entri all’ultimo proprio per tirare il rigore, sei freddo, non entri in partita e sbagli. E così è stato.

Florenzi 6: Sull’esterno destro, è molto preoccupato di difendere e quasi mai incide in avanti ma il compito è di chiudere gli spazi e lo fa bene. Compie un salvataggio acrobatico sulla linea di porta che gli vale mezzo punto in più. Però sul gol della Germania lui non c’è. Disattenzione grave. Esce nel finale con i crampi, ha dato tutto.

(dal 41′ s.t. Darmian 5,5): Si inserisce nel match con serenità e concentrazione. Purtroppo sbaglia il rigore decisivo.

Parolo 6,5: Partita dopo partita ha acquisito personalità e fiducia dei compagni. Assicura quantità e qualità. E dal dischetto ha una calma olimpica.

Sturaro 6: E’ l’anello debole del centrocampo, gioca perché ne mancano due. Eppure non sfigura, non ha il piede di velluto ma combatte e tiene la posizione. L’ammonizione per proteste è un errore blu.

Giaccherini 7: E’ l’uomo che può spaccare il match, quello che disorienta con i suoi movimenti la difesa della Germania. Parte sempre con i tempi giusti negli spazi giusti, il primo tempo è sontuoso e poi cala progressivamente per giustificata stanchezza. Ma calcia il sesto rigore con una freddezza esemplare

De Sciglio 7: Dal secondo tempo della gara con la Spagna mostra segnali di crescita. Difende bene e stavolta supporta meglio l’azione d’attacco, con Giaccherini riesce a creare pensieri agli avversari. Se avesse segnato con il destro a due minuti dalla fine dei tempi regolamentari sarebbe stata apoteosi. Becca un’ammonizione che gli costerà la squalifica.

Eder 6,5: Non è una gara facile, troppo “ingessata” per trovare spazi aperti ma lui oggi è più impreciso di altre volte, soprattutto nel controllo di palla. Ma i tedeschi temono molto la sua agilità e almeno questo è un merito suo. E corre tantissimo.

(dal 2′ s.t.s. Insigne s.v.): Quando sono tutti sfiniti entra in campo lui che può svettare per freschezza atletica. Nel secondo tempo supplementare va vicino al gol.

Pellè 6: Come per Eder, non è una gara facile. Non vede quasi mai palla e non è per colpa sua. Diventa più “visibile” dopo lo svantaggio, una sua girata va vicino al pareggio. E più passano i minuti più diventa importante. Ha il merito di mettere in campo tutto quello che ha, soprattutto forza fisica. Anche per lui un’ammonizione che gli costerà la squalifica. Mezzo punto in meno per quel rigore…

Conte 8: La squadra gli assomiglia sempre di più: ordine tattico, grinta, cattiveria agonistica, voglia di vincere. E si conferma l’allenatore più decisivo dell’Europeo. Unico neo, la scelta di inserire Zaza a freddo, al 120esimo, per fargli tirare il rigore.

GERMANIA: Neuer 6,5; Howedes 6,5, Boateng 6, Hummels 6; Kimmich 6, Khedira s.v. (16′ p.t. Schweinsteiger 5,5), Kroos 5,5, Hector 6; Muller 6, Ozil 6,5; Gomez 6 (dal 26′ s.t. Draxler 6). Allenatore: Loew 6.

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