Sampdoria – Inter, le pagelle: Quagliarella decisivo, Barreto metronomo. Eder sfonda, Banega in difficoltà

di Andrea Zito

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Sampdoria – Inter, le pagelle: Quagliarella decisivo, Barreto metronomo. Eder sfonda, Banega in difficoltà

| domenica 30 Ottobre 2016 - 22:37

Ecco le pagelle e i voti di Sampdoria – Inter (clicca qui per la cronaca), gara valida per l’undicesima giornata di Serie A.

SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni 6; Sala 5.5, Skriniar 6, Silvestre 6, Regini 5.5; Barreto 7, Torreira 6, Linetty 6; Fernandes 6.5; Muriel 6 (43′ s.t. Alvarez s.v.), Quagliarella 7.5 (33′ s.t. Budimir 5.5). All.: Giampaolo.

I MIGLIORI DELLA SAMPDORIA

Barreto: Non poteva esserci prestazione migliore per coronare le 200 in Serie A. Se Linetty e Fernandes costruiscono sulla trequarti, lui esegue senza sbavature il ruolo di regista basso, con licenza di pressare e aggredire la costruzione del gioco avversario.

Quagliarella: Sblocca la partita con un gol da goleador consumato in area di rigore, coronando un primo tempo spettacolare, mettendo a lungo sotto scacco la difesa dell’Inter con giocate d’alta classe. Grande contributo sul piano fisico e in fase di non possesso.

I PEGGIORI DELLA SAMPDORIA

Regini: Partita sofferta per il capitano blucerchiato, limitato in fase offensiva da Ansaldi e spesso in balia dei numeri di Candreva e Brozovic in fase difensiva. L’Inter lo aggredisce sistematicamente, ma lui da stoico capitano cerca di resistere come può.

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INTER (4-3-3): Handanovic 6.5; Ansaldi 5.5, Miranda 5, Murillo 6, Santon 5.5; Brozovic 6, Joao Mario 5, Banega 5; Eder 6.5 (31′ s.t. Palacio 6), Icardi 5, Candreva 6.5 (31′ s.t. Perisic 5.5). All.: De Boer.

I MIGLIORI DELL’INTER

Eder: Se Candreva si mette in mostra dalla distanza (facendo passare una brutta serata a Regini), l’italo-brasiliano è certamente più prorompente nel puntare e saltare l’uomo in velocità. Peccato che l’Inter non concretizzi quanto costruito da lui. Sostituito nella ripresa, scansa De Boer indispettito: altra grana in arrivo in casa Inter?

I PEGGIORI DELL’INTER

Banega: Letteralmente soffocato. La prima vera giocata per Icardi arriva dopo soli 37 minuti, chiuso in ogni modo dal centrocampo blucerchiato, di gran lunga più abile nel pressing. Nella ripresa avanza diu posizione e si rende maggiormente coinvolto: il ruolo del regista finisce per limitarlo oltre misura.

Icardi: L’Inter costruisce tanto sulle fasce (non dal centro), ma lui è raramente al posto giusto al momento giusto e finisce per non incidere… E per una squadra dipendente dai suoi gol (8 su 13 finora) può essere un problema.

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