La Juventus nega gli accrediti stampa alla Gazzetta dello Sport. La risposta della redazione

di Redazione

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La Juventus nega gli accrediti stampa alla Gazzetta dello Sport. La risposta della redazione

| sabato 19 Novembre 2016 - 12:12

Scintille tra la Juventus e la redazione de “La Gazzetta dello Sport”. La società bianconera avrebbe negato gli accrediti ai giornalisti del famoso giornale sportivo.

Un duro comunicato di tutta la redazione de “La Gazzetta dello Sport” in risposta al club degli Agnelli.

“La situazione è grave, ma non seria. Prendiamo in prestito le parole di Ennio Flaiano perché fotografano alla perfezione le conseguenze di una scelta pericolosa adottata nei confronti della Gazzetta da parte dalla Juventus: scegliersi i giornalisti. Avete letto bene. La società bianconera ha rimandato al mittente la richiesta di accredito per due nostri colleghi, designati a coprire la gara di stasera col Pescara. Secondo il club campione d’Italia, il diritto di cronaca sarebbe garantito dal fatto che ne lasciano passare altri, indicati a inizio stagione dalla nostra Direzione per avere (come accade con tutte le altre grandi squadre) delle tessere stagionali. Solo quelli sono ospiti graditi, gli altri no. E per le prossime gare – ci hanno fatto sapere tramite mail – valuteranno il da farsi di volta in volta. Insomma, un fatto gravissimo (ci perdonerà Flaiano), contrario a ogni logica di democrazia e di rapporti tra stampa e club. Per questa ragione abbiamo informato i nostri rappresentati nazionali e ci aspettiamo il rapido intervento di Lega di A, Federcalcio e Coni. La situazione, però, è anche poco seria: perché è incredibile che la Juve si comporti come un club di cortile, infischiandosene delle regole anche di fronte al richiamo e al tentativo di mediazione effettuato dall’Unione stampa sportiva italiana. Come mai, allora, questo attacco alla Gazzetta? Ci sono forse altre ragioni? Ecco, se ci fossero invitiamo la società bianconera a farle valere nelle sede opportune, davanti a un giudice che nel caso ascolterà testimoni, valuterà le prove, decidendo infine da che parte sta la ragione. Rifiutare l’ingresso di qualunque giornalista, invece, è inaccettabile. E soprattutto ci tocca fare cattivi pensieri: il metodo è quello classico della rappresaglia che evoca scenari di conflitti ben più drammatici rispetto al pallone, seppur milionario. Nel frattempo, resta ferma la volontà dell’intera Gazzetta di continuare a informare i lettori nel modo migliore e attraverso i cronisti scelti da noi. Non certo dalla Juventus. E lo faremo anche stasera”.

 

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