Mattarella ‘congela’ le dimissioni di Renzi | Tutto fermo fino al voto della Manovra

di Redazione

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Mattarella ‘congela’ le dimissioni di Renzi | Tutto fermo fino al voto della Manovra

| lunedì 05 Dicembre 2016 - 12:47

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è tornato al Quirinale dopo un brevissimo Consiglio dei Ministri durato poco più di 10 minuti durante il quale è emersa la volontà del premier di fare un passo indietro solo dopo l’approvazione della Manovra prevista per mercoledì. Il secondo incontro col presidente Mattarella è durato circa 30 minuti.

“Il Presidente della Repubblica ha ricevuto questa sera al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, dottor Matteo Renzi. Il Presidente del Consiglio – si legge nella nota diffusa dalla presidenza della Repubblica – a seguito dell’esito del referendum costituzionale tenutosi nella giornata di ieri, ha comunicato di non ritenere possibile la prosecuzione del mandato del Governo e ha pertanto manifestato l’intento di rassegnare le dimissioni“.

“Il Presidente della Repubblica, considerata la necessità di completare l’iter parlamentare di approvazione della legge di bilancio onde scongiurare i rischi di esercizio provvisorio, ha chiesto al Presidente del Consiglio di soprassedere alle dimissioni per presentarle al compimento di tale adempimento“, conclude Mattarella nel comunicato.

“Vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all’altezza dei problemi del momento”, aveva affermato in una nota Mattarella dopo l’incontro avuto con Renzi in mattinata.

“L’alta affluenza al voto, registratasi nel referendum di ieri – continuava Mattarella – è la testimonianza di una democrazia solida, di un Paese appassionato, capace di partecipazione attiva”. “Mille giorni difficili ma belli. Grazie a tutti, viva l’Italia”, ha poi scritto Renzi su Twitter, che pubblica il link di un video che mostra quanto fatto dal governo.

L’ESITO DEL REFERENDUM

Dopo la vittoria del ‘No’ con il 60%, il premier ha preso parte all’ultimo Consiglio dei Ministri che è durato pochissimo: la seduta, terminata intorno alle 19, era iniziata alle 18.48. Sul tavolo c’erano l’analisi del voto sul referendum e le dimissioni del premier Matteo Renzi. “La direzione del partito è convocata mercoledì alle 15”, ha poi confermato il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato. Intanto il ministro dell’Interno e leader di Ncd, Angelino Alfano, è già stato ricevuto da Renzi a Palazzo Chigi.

A questo punto è evidente come il piano del presidente Mattarella sia andato in porto: governo “congelato” e fiducia “tecnica” sulla legge di bilancio cosi da “mettere in sicurezza” la legge di stabilità anche al Senato.

“Ora ci troviamo con due leggi elettorali tra Camera e Senato molto diverse. Alla Camera è l’Italicum. La nostra soluzione è applicare la stessa legge al Senato su base regionale”. Questa invece la ricetta apparsa sul blog di Beppe Grillo per rimediare allo stallo di Governo. “È sufficiente aggiungere alcune righe di testo alla legge attuale per farlo e portarla in Parlamento per l’approvazione”.

Intanto arrivano i commenti dagli altri leader europei. Angela Merkel “ha appreso con dispiacere” delle dimissioni di Matteo Renzi, riferisce il portavoce della cancelliera tedesca. Per il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble “è urgente che si formi un nuovo governo, spero che continuerà le riforme”, perché “l’Italia deve continuare sulla strada cominciata da Renzi tre anni fa”.

“È difficile prevedere le conseguenze per l’Europa” della vittoria del ‘no’ nel referendum e delle dimissioni di Matteo Renzi. Lo dice all’Ansa il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, auspicando “stabilità politica” in Italia ed esprimendo la speranza che il presidente Mattarella “trovi una soluzione per stabilizzare il paese”. Schulz ha anche parlato di “voto emotivo”.

Per il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas “No, non consideriamo” il voto del referendum in Italia una minaccia alla stabilità finanziaria dell’Ue. “Abbiamo visto volatilità sui mercati negli anni passati – ha detto -, ma oggi non è qualcosa che possa obbligare a un’evoluzione in questo senso, anche perché le autorità sono preparate ad affrontare una tale situazione”.

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