Le pagelle di Olanda – Italia: Bonucci leader, Verratti opaco. Quanti debutti: il futuro è azzurro

di Andrea Zito

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Le pagelle di Olanda – Italia: Bonucci leader, Verratti opaco. Quanti debutti: il futuro è azzurro

| martedì 28 Marzo 2017 - 22:42

Queste le pagelle dell’amichevole fra Olanda e Italia, giocata all’Amsterdam ArenA, una sfida all’insegna dei debutti in azzurro e dalla reazione dopo il gol subito.

Voti non troppi alti per una gara ordinata da parte degli azzurri ma avara di acuti (a parte i gol e alcuni sprazzi di bel gioco), contro un’Olanda tanto arrembante nella corsa quanto inconcludente sul piano del gioco.

Fallisce l’esperimento Verratti trequartista, Donanrumma diventa il più giovane portiere titolare di sempre in nazionale maggiore (18 anni e 31 giorni – Buffon aveva esordito a 20 anni).

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Donnarumma 6.5: Autogol a parte (assolutamente incolpevole), tiene la porta con attenzione e nel finale compie parate importanti. La sua presenza imponente ispira fiducia (viste certe giocate in disimpegno anche troppa forse…) e per un 18enne (record assoluto di precocità per un portiere titolare in nazionale) non è poco. Che brivido sull’ultimo pallone, però.

Rugani 6: Lo stile e la classe non gli mancano, ma quando c’è da mettere la grinta non si tira indietro (viene anche ammonito – fatto raro per lui). Incisività e attenzione negli interventi, qualche imprecisione in disimpegno.

Bonucci 6.5: Una sfuriata per aver contribuito, seppur involontariamente, all’autogol azzurro (e nel finale rischia ancora…), poi una partita delle sue: lanci lunghi a cercare le punte in profondità e il gol da vero opportunista. Trascinatore.

Romagnoli 5.5: Sfortunatissimo in occasione del rimpallo che gli costa l’autorete. Bravo a non demoralizzarsi e a “dimenticare” l’accaduto, ma sui palloni alti qualcosa di troppo concede. Impreciso.

Zappacosta 6: Rispetto all’Albania, l’Olanda è ben altra cosa ma lui sfrutta al meglio gli spazi concessi (troppi) per inserirsi senza palla. In fase difensiva è costretto a concedere qualcosa in più.
(Spinazzola dal 17′ s.t. – 6.5: Anche lui fa l’esordio in azzurro, anche lui lo fa con personalità e grinta continuando il lavoro iniziato da Zappacosta, anche un’occasione per lui in area).

Parolo 5.5: Tanto lavoro oscuro… a volte troppo oscuro. La sua utilità nel fare da collante (nonostante qualche pallone perso) è indubbia, ma citare un’azione in cui è stato protagonista (a parte un tiro nel primo tempo) risulta arduo.

De Rossi s.v.: Festeggia le 112 presenze in azzurro (come Dino Zoff) nel peggiore dei modi, subendo una ginocchiata da un avversario nella zona lombare. Il cambio è immediato, lui rifiuta la barella: stoico.
(Gagliardini dal 37′ p.t. – 6: Esordio assoluto in Nazionale a freddo, ancora una volta con la personalità e la faccia tosta con cui si è imposto in Serie A. Predestinato).

Verratti 5: Penalizzato dal ruolo di trequartista sperimentato da Ventura. Lui cerca il pallone arretrando verso la linea mediana, il CT lo “ricaccia” avanti e lui sembra non venirne a capo. La sua assenza in regia contro la difesa schierata si fa sentire. Prova opaca e lui è il primo a saperlo. Si rifarà.
(Verdi dal 45′ s.t. – s.v. : Rischia di non vedere il campo dopo decine di minuti di riscaldamento… poi Ventura lo chiama. Beffa scampata e gioia dell’esordio anche per lui).

Darmian 5.5: Tanto spazio sulla fascia sinistra e possibilità di crossare in mezzo per le punte, ma poche azioni. In fase difensiva marcare il dribbling ubriacante di Depay è una vera impresa.
(D’Ambrosio dal 43′ s.t. – s.v. : La gioia dell’esordio e la gestione dei minuti finali in fase difensiva. Quattro minuti per onor di firma).

Immobile 5.5: Tanto movimento senza palla attaccando la profondità e lotta con i centrali olandesi. Nessuna vera occasione per lui.
(Belotti dal 8′ s.t. – 6: Ventura prova la staffetta tra le due punte, ma stavolta il gallo non sembra nella sua serata migliore. Poco pressing e la squadra lo lascia spesso da solo; poi quando riceve palla la musica cambia).

Eder 6.5: Ventura lo lancia dal primo minuto; lui non tradisce e approccia la gara con grinta e convinzione, trovando il gol del pari pochi secondi dopo il vantaggio oranje. Poi però si vede pochissimo.
(Petagna dal 18′ s.t. – 6 : L’ottavo esordiente della gestione Ventura, il terzo della gara. Una ventina di minuti per mettersi in mostra, tutti meritati).

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OLANDA (4-3-3): Zoet 5.5; Tete 5.5, Hoedt 5, Martins Indi 5, Blind 5.5 (38′ s.t. Sneijder); Strootman 6 (1′ s.t. Vilhena 5.5), Klaassen 6 (38′ s.t. Viergever), Wijnaldum 5.5 (31′ s.t, Toornstra 5.5); Lens 5.5, Depay 6.5, Promes 5 (44’s.t. Berghuis). All. Grim.

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