Le pagelle di Barcellona – Juventus: Bonucci e Chiellini blindano la qualificazione

di Guido Monastra

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Le pagelle di Barcellona – Juventus: Bonucci e Chiellini blindano la qualificazione

| mercoledì 19 Aprile 2017 - 22:35

Ma quale remuntada. Il Barca sperava di trovare una squadra tatticamente sprovveduta come il Paris S. Germain e invece la Juve conferma l’italica predisposizione alle partite difensive. La Juve blinda il 3 a 0 dell’andata con una prestazione tatticamente ineccepibile.

BARCELLONA: Ter Stegen s.v.; Sergi Roberto 6, Piqué 6, Umtiti 6,5, Jordi Alba 6,5; Rakitic 5,5 (dal 13′ s.t. Paco Alcacer 5,5), Busquets 6 (dal 32′ s.t. Mascherano), Iniesta 6,5; Messi 7, Suarez 5, Neymar 6,5.

JUVENTUS: Buffon 6; Dani Alves 6,5, Bonucci 8, Chiellini 8, Alex Sandro 6,5; Pjanic 6, Khedira 6,5; Cuadrado 7 (dal 38′ s.t. Lemina s.v.), Dybala 6,5 (dal 29′ s.t. Barzagli 6,5), Mandzukic 6,5; Higuain 6,5 (dal 43′ s.t. Asamoah s.v.).

Buffon: Primo tempo sereno, una sola parata su una conclusione di Messi deviata da un compagno. Nella ripresa tutti i tiri di Messi (e di Neymar, e di Sergi Roberto) sibilano vicino al palo, per sua fortuna anche quando la “pulce” sbaglia a porta vuota su un’uscita imperfetta del Gigione nazionale.

Dani Alves: Ruvido duello con Neymar che è il più ispirato del Barca ma che non va oltre qualche serpentina spettacolare. Più concentrato del solito in fase difensiva. Bravo anche di testa, in area.

Bonucci. E’ sempre più il padrone dell’area bianconera. Riflessi pronti, piazzamento, serenità e carisma. Tutto quello che serviva in una sfida dove servivano i nervi saldi. Sontuoso.

Chiellini: Con il passare del tempo è diventato lui il gregario di Bonucci: sempre stretto al suo fianco nella movimentata area di rigore fa valere la sua forza e la sua esperienza. E quando serve spazza via senza pensare allo stile.

Alex Sandro: Il Barca preferisce attaccare sull’altra fascia, lui è attento anche quando c’è da scalare verso il centro. Non si risparmia in fase di spinta ma Mandzukic lo ignora troppo spesso facendolo correre a vuoto. Mezzo voto in meno perchè commette un errore nella ripresa che rischia di mandare in porta Suarez.

Pjanic: Il pressing catalano a centrocampo è asfissiante e lui non ha molto tempo per ragionare. Le sue qualità migliori si perdono nella lotta ma fa la sua parte.

Khedira: Sostanza a centrocampo, prende botte e le dà. In fondo è quello che ci si aspettava da lui, quindi promosso.

Cuadrado: Nel primo tempo è il più mobile e creativo. Crea fastidio alla retroguardia catalana, magari non è lucido nell’ultimo passaggio ma bisogna accontentarsi. Nella ripresa va vicino al gol con un bel diagonale e si segnala anche per un recupero difensivo su Neymar molto prezioso.

Dybala: Leggermente in calo rispetto alle ultime partite in stato di grazia ma sempre geniale e potenzialmente pericoloso. Nel secondo tempo va vicino a un gol da leggenda. In ogni caso la qualificazione della Juve porta la sua firma.

(Barzagli): Entra subito in partita, dà una mano a spazzare palloni.

Mandzukic: Partita da operaio, come spesso è obbligato a fare. Ma se è sempre in campo è proprio perchè è disponibile a fare qualunque cosa in qualunque zona. Nemmeno lui è ispirato e negli ultimi 20 metri non fa le giocate giuste ma serve la causa con abnegazione.

Higuain: Verrebbe da dire: sottotono. Poi però ti accorgi che le vere palle gol della Juve capitano sempre a lui. Spreca una conclusione favorevole dopo un rimpallo fortunato, poi sfiora un gol da leggenda in scivolata. E’ suo anche l’assist a Cuadrado in apertura di ripresa. C’è sempre.

 

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