Randagismo. Ecco cosa differenzia il Nord dal Sud Italia

di Valentina Grasso

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Randagismo. Ecco cosa differenzia il Nord dal Sud Italia

| venerdì 02 Febbraio 2018 - 17:52

Randagismo e degrado culturale fanno parte di un binomio divenuto una costante nelle regioni del Sud Italia. Sono tanti i cani, ma anche i gatti, abbandonati e lasciati al proprio destino per i più svariati motivi che diventano, sulle strade, bersaglio di violenza e brutali maltrattamenti. Sul territorio siciliano sono molteplici le associazioni di volontari che, in collaborazione con le istituzioni, operano per donare agli animali un futuro migliore e una famiglia che possa occuparsi di loro.

Una di queste è l’Associazione Randagi del Sud nata nel 2015 a Valderice, come racconta la portavoce Rosa Errera, riunendo volontari provenienti da altre realtà o che operavano autonomamente nelle province del Trapanese. “Tre anni fa, abbiamo deciso di dare vita a una piccola realtà non legata alle associazioni nazionali – spiega Rosa Errera – nonostante manteniamo i contatti con altre realtà sia del Sud che del Nord Italia. Al momento ci occupiamo di circa quaranta cani, fra adulti e cuccioli, a cui si aggiungono gli esemplari seguiti in canile”.

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Campagna di adozioni

E’ forte infatti il legame con il Nord, dove l’associazione riesce a trovare una nuova sistemazione sicura ai cani recuperati. “Lavoriamo tanto con il Nord Italia verso il quale inviamo, previ controlli pre e post affido, i cani di cui ci occupiamo”, continua la portavoce. L’associazione, ricevuta la richiesta di adozione, invia un modulo conoscitivo indicando tutto ciò che riguarda il cane che si intende adottare.

A questo segue un colloquio con un volontario di zona per valutare se l’adozione può andare a buon fine. “Spesso infatti – precisa Errera – per preservare il benessere del cane, preferiamo non darlo in affido se ci rendiamo conto che non è la scelta migliore per nessuna delle due parti”. Portata a termine la fase burocratica, si passa a quella sanitaria. Dopo la sterilizzazione, l’associazione si occupa delle vaccinazioni “minimo due – spiega Errera – a cui si aggiunge la cura vermifuga e la microchippazione per completare l’iter sanitario“. 

Differenze fra Nord e Sud

Nell’esperienza fatta sul campo dall’Associazione Randagi del Sud, la portavoce ha avuto modo di notare che se nelle regioni del Sud il randagismo si presenta come una vera piaga sociale, al Nord la situazione è molto diversa addebitando le cause a una motivazione culturale: “Ritengo – dichiara Errera – che ciò che manca maggiormente al Sud sia il rispetto e la cura dell’animale ben radicati invece nella cultura del Nord. Nelle regioni del Sud viviamo due estremi tra chi, non solo ignora, ma maltratta anche gli animali e chi invece li vizia alla stregua di bambini”.

Da una recente indagine di AIDAA (Associazione Italiana difesa animali e Ambiente) è emerso come nelle regioni del Nord Italia siano in costante aumento i funerali per animali d’affezione. Molti proprietari, persino Vip, decidono di non abbandonare il compagno di una vita nemmeno nell’ultimo istante, decidendo di seppellirlo in un cimitero autorizzato o scegliendo la cremazione. A Milano è stato persino istituito Il Fido Custode, il più grande cimitero per animali d’Italia.

“Ci sono persone che vengono ogni due giorni a fare visita al defunto – racconta Gianni Amenta, responsabile e direttore de Il Fido Custode -, per portargli fiori, pupazzetti sulla tombetta e per parlare con lui.  Sono anziani, giovani, bambini accompagnati dai genitori che sono molto legati ai loro pelosi e li considerano a tutti gli effetti membri della famiglia“.  E continua: “All’interno del cimitero si è creato un bellissimo clima di solidarietà tra tutti i proprietari, dove ci si consola a vicenda e ci si raccontano le marachelle fatte in vita dagli amati 4zampe”.

Molto spesso infatti gli abbandoni nelle regioni del Sud Italia sono legati alla scarsa conoscenza dei bisogni di un animale da compagnia: “Assistiamo al randagismo dilagante – afferma Rosa Errera – a causa dell’ignoranza nel saper sopperire alle esigenze del cane o del gatto. A questo si aggiunge la mancanza di controlli sul territorio e di sterilizzazioni che causano l’aumento incontrollato dei branchi“. L’Associazione Randagi del Sud si è fatta promotrice di una campagna di sterilizzazione riuscendo ad intervenire, dal 2012 ad oggi, su circa 5mila gatti e mille cani.

La storia di Peter

Tra le storie più commoventi quella del “nonno” Peter, cane nato e cresciuto in canile. Dopo ben dieci anni passati in un box, grazie anche all’intervento dei volontari ENPA di Marsala, è riuscito a trovare una casa in cui passare gli ultimi anni di vita. Peter negli ultimi mesi stava iniziando ad abbattersi, mostrando un grave dimagrimento e apatia insoliti. In seguito a una campagna di sensibilizzazione però, di recente ha potuto godere delle sensazioni che solo il calore di una vera famiglia può donare.

**** Adozioni **** 

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2 fratellini meravigliosi, incrocio Pointer, di circa 3 mesi. Ben socializzati

Si affidano vaccinati, sverminati e microchippati. Sono stati recuperati in una scatola nelle campagne marsalesi. Verranno ceduti previo controllo pre-affido, firma del modulo di adozione e disponibilità a mantenere i contatti nel tempo.

Per informazioni scrivere alla pagina Facebook “Associazione Randagi Del Sud” o mandare una mail a randagi.delsud@libero.it

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