Giornate FAI di primavera in Sicilia, tutti i luoghi da riscoprire

di Redazione

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Giornate FAI di primavera in Sicilia, tutti i luoghi da riscoprire

| lunedì 19 Marzo 2018 - 17:42

Una Sicilia da scoprire e ammirare. Da Palazzo D’Orleans a Palermo al Museo dell’Arte Tipografica del Nisseno di Caltanissetta, dal Teleposto Meteorologico di Messina all’organo monumentale della Chiesa di San Pietro a Trapani, sino a Villa Moltisanti di Ragusa. Questi sono solo alcuni dei “tesori” che verranno aperti al pubblico sabato 24 e domenica 25 marzo 2018, in occasione delle Giornate FAI di Primavera.

Momento d’incontro tra il FAI e la gente, raccolta dei fondi ma anche un’occasione per illustrare gli obiettivi e la mission della Fondazione: queste sono le prerogative della manifestazione. Per tale motivo, all’accesso di ogni luogo aperto, verrà chiesto ai visitatori un contributo facoltativo, che varia da 2 a 5 euro. Contributi che saranno destinati inevitabilmente al sostegno delle attività istituzionali del FAI.

I ‘tesori’ sono fruibili da tutti, viene riservato, comunque, un trattamento di favore agli iscritti FAI che sostengono concretamente la Fondazione. Ad essi saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali; iscriversi al FAI è, dunque, un gesto civile e al contempo un beneficio.

Giornate FAI di primavera in Sicilia: Agrigento

Oltre al Giardino della Kolymbethra, il bene affidato al FAI in concessione gratuita dalla Regione Sicilia e situato nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento, sarà possibile visitare due itinerari ideati dalla Delegazione FAI Agrigento. Il primo riguarda la Giudecca al Rabato, immersa tra palazzi medievali e chiese barocche con le visite guidate alla Chiesa settecentesca di San Giacomo e alla Chiesa di Santa Caterina, luogo solitamente chiuso al pubblico per restauro. Il secondo itinerario è invece quello dedicato a San Domenico con le seguenti aperture: il Collegio dei Filippini, oggi Pinacoteca Civica; il Circolo Empedocleo recentemente restaurato; il Teatro Comunale dedicato al grande drammaturgo Luigi Pirandello; la Chiesa di San Domenico e la Chiesa di San Giuseppe, quest’ultima solitamente chiusa al pubblico per restauro. Ricco anche il programma in provincia con aperture e visite guidate ad Aragona, Canicattì, Casteltermini, Favara, Licata, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Sambuca di Sicilia e Sciacca.

Giornate FAI di primavera in Sicilia: Caltanissetta

Sarà possibile visitare il Palazzo della Provincia, uno degli edifici più affascinanti del Nisseno con le ampie ed eleganti sale di rappresentanza. Per gli amanti della natura si consiglia, invece, la passeggiata paesaggistica a Capodarso, una riserva normalmente chiusa al pubblico.  Ancora, l’apertura straordinaria del Museo dell’arte tipografica del Nisseno presso l’ex Ospizio di Beneficienza Umberto I, unica tipografia di proprietà pubblica esistente in Sicilia.

Giornate FAI di primavera in Sicilia: Catania

Si comincia con la visita al Convitto NazionaleMario Cutelli”, uno degli edifici storici più prestigiosi e amati dai catanesi. La Delegazione FAI Catania, attraverso il progetto interno delle Delegazioni “Puntiamo i Riflettori“, ha restaurato il portone ligneo di ingresso posto nel retro dell’edificio, che si apre su via Teatro Massimo al civico n.1. Le visite continuano con i siti dell’itinerario “Andar per chiostri”: Casa degli esercizi spirituali della Compagnia di Gesù – Istituto di incremento ippico per la Sicilia (ingresso esclusivo per gli iscritti FAI); la Chiesa di San Michele Arcangelo, con la sua facciata realizzata interamente in pietra calcare; il Cinema Odeon, capolavoro dell’architettura Art decò; il Palazzo della Cultura, che comprende il Chiostro, il Convento e la Chiesa di San Placido; il Chiostro e il Palazzo dei Minoriti, oggi sede della Prefettura e Avvocatura di Catania; la Porta Garibaldi (già Ferdinandea), innalzata nel 1768 in occasione delle nozze di Ferdinando di Borbone, e il Chiostro e Convento di Santa Caterina da Siena, oggi Archivio di Stato.

Inoltre, il Gruppo FAI di Acireale cura le aperture della Chiesa del SS Salvatore e del Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (CRA-ACM), solitamente chiuso al pubblico. Invece il Gruppo FAI di Caltagirone apre, nell’ambito dell’itinerario “La Civitas Ignatiana“, la Chiesa del Gesù e il Collegio dei Gesuiti.

Giornate FAI di primavera in Sicilia: Enna

L’itinerario ideato dalla Delegazione FAI di Enna prende il nome “La Chiesa delle Anime Sante, la Chiesa della Passione e le loro Confraternite” e include le visite alla Chiesa San Leonardo, risalente al ‘400 e meglio conosciuta come “a chiisa da Passioni”. Seconda tappa la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio a unica navata e fornita di un portale barocco. In provincia, invece, il Gruppo FAI Nicosia propone l’itinerario “Per le vie di un’antica città demaniale”. Tra i vicoli e le piazze, si possono ammirare palazzi medievali e di stile barocco. Il percorso inizia dalla Piazzetta Nicolò Speciale (Piazza S. Francesco di Paola), che prende il nome dall’omonimo palazzo di epoca tardo-barocca.

Giornate FAI di primavera in Sicilia: Messina

Si comincia con la visita straordinaria al Teleposto Meteorologico, meglio conosciuto con il nome di “Osservatorio”. Un’articolazione di lunga tradizione dell’Aeronautica Militare e del Servizio Meteorologico Nazionale. Invece, in provincia: la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, luogo normalmente chiuso al pubblico, e il Museo di Arte Sacra dei Santi Nicolò e Giacomo, entrambi a Capizzi; e poi l’itinerario naturalistico dedicato ai “Nebrodi: la via greco-bizantina, da Alcara Li Fusi (con aperture eccezionali riservate solo agli iscritti FAI) a San Marco d’Alunzio”. Il Gruppo FAI Giardini Naxos Taormina propone visite alla Basilica dei SS. Pietro e Paolo D’Agrò, considerata, dopo le grandi cattedrali, il monumento più complesso costruito in Sicilia in epoca normanna.

Giornate FAI di primavera in Sicilia: Palermo

Sarà possibile visitare: Palazzo d’Orléans, edificato nel 1775 e dal 1947 sede della Presidenza della Regione Sicilia (luogo normalmente chiuso al pubblico); le sale di Palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d’Europa e sede del Parlamento siciliano, dove attualmente si riuniscono le commissioni parlamentari, durante la visita sarà visibile anche una parte del prospetto della Cappella Palatina, risalente alla sua costruzione. Questo percorso è aperto eccezionalmente dalla Delegazione FAI in occasione delle Giornate di Primavera. Visite guidate anche a Palazzo Pretorio, meglio noto come Palazzo delle Aquile, costruito nel XIV secolo e poi completamente reinterpretato in stile neorinascimentale nel 1875 dall’architetto Giuseppe Damiani Almeyda, oggi sede di rappresentanza del Comune di Palermo. Visitabile anche il rifugio antiaereo risalente al secondo conflitto mondiale. E infine Palazzo Comitini, che rievoca i fasti del Gattopardo con i suoi scaloni baroccheggianti e i pavimenti maiolicati, gli affreschi e le tele alle pareti, la lussuria dei sofà e la preziosità dei mobili, i saloni damascati e la sala da ballo. Attualmente è sede della Città Metropolitana di Palermo, ex Provincia regionale di Palermo.

In provincia, la Delegazione propone invece l’itinerario “Alla scoperta Castelbuono”, un percorso che racconta lo sviluppo dell’insediamento urbano di origine medievale con le visite guidate ai principali edifici civili e religiosi. Ricco anche il programma dei Gruppi: a Bagheria aprono Villa Naselli Aragona Cutò, Villa Filangeri di Santa Flavia e Villa Galletti San  (in occasione delle Giornate FAI di Primavera sarà possibile visitare la “camera dello scirocco”). A Caccamo il meraviglioso Castello mentre a Carini il Gruppo FAI ha ideato un itinerario dal titolo “Storia di una comunità tra pietre e spazi” con le visite di tre chiese solitamente chiuse al pubblico: la Chiesa del Purgatorio, aperta solo in occasione della solennità di San Giovanni, la Chiesa degli Agonizzanti e la Chiesa e il Chiostro di San Vincenzo, aperta come luogo di culto soltanto la domenica pomeriggio. Infine “Venerabili virtù: storie di Santi e di Beati” è il nome scelto dal Gruppo FAI Corleone che cura le visite alla Chiesa di San Bernardo, al Complesso Parrocchiale di San Leoluca, alla Chiesa Madre di San Martino e alla Casa museo Madre Teresa Cortimiglia, solitamente chiusa al pubblico.

Giornate FAI di primavera in Sicilia: Ragusa

A Ragusa visite guidate alla Chiesa e “Tribunale” della Badia, formato dalla chiesa e dall’annesso convento. Costruito per essere un collegio femminile per le figlie della migliore aristocrazia e dell’alta borghesia cittadina, venne poi riadattato in Tribunale. Per gli amanti delle passeggiate all’aria aperta si consiglia invece la piacevole camminata a Monteraci, sulla montagna più piccola degli Iblei occidentali, dalla cui cima si apre un meraviglioso panorama a tutto raggio sulla piana di Comiso e su buona parte della Sicilia. E ancora, apertura straordinaria di Villa Moltisanti, luogo normalmente chiuso al pubblico, in attesa da anni di restauro e riuso. Il Gruppo FAI Scicli apre la Chiesa e il Convento del Carmine. In provincia, aperture a Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Pozzallo e Vittoria.

Giornate FAI di primavera in Sicilia: Siracusa

Apertura della Chiesa Rupestre del Crocifisso, vicino l’area archeologica di Lentini. Un luogo in fase di restauro grazie al censimento “I Luoghi del Cuore” del FAI. E poi a Sortino l’itinerario denominato “Scopri Sortino: oltre il miele… arte e segreti”.

Giornate FAI di primavera in Sicilia: Trapani

Visita al monumentale organo dell’antica Chiesa di San Pietro a Trapani, realizzato tra il 1836 e il 1847. L’organo, dopo i lavori di restauro effettuati alla fine degli anni ’90, ha sette tastiere su tre consolles, per complessivi ottanta registri che azionano 5000 canne, e un ingegnoso meccanismo che le unisce. Riproduce gli effetti sonori di molti strumenti e della voce umana, segue l’estetica orchestrale-bandistica tipica dell’Ottocento. Un vero capolavoro! In occasione delle Giornate FAI di Primavera sarà visibile eccezionalmente la parte interna. Apre alle visite anche il Giardino pantesco, donato al FAI da Donnafugata, storica azienda vitivinicola. In provincia, invece, il Gruppo FAI Alcamo aprirà il Castello di Calatubo, una scelta nata dal desiderio di condividere con i visitatori l’intervento realizzati grazie al contributo del FAI e di Intesa San Paolo nell’ambito del censimento “I Luoghi del cuore” (3° posto nazionale, sito beneficiario di un contributo economico FAI). Infine il Gruppo FAI Marsala aprirà alle visite la Chiesa di Santo Stefano e il Parco della Salinella, uno dei più suggestivi tratti costieri mediterranei. Nel tratto di mare antistante si trovano anche i resti dell’antico Porto Lilibeo risalente a epoca romana e di quel che rimane dello sbarramento spagnolo, costruito per arginare gli assalti dei pirati saraceni.

I visitatori potranno avvalersi anche quest’anno della guida degli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti che illustreranno aspetti storici e artistici dei monumenti.

Per l’elenco completo delle aperture sarà possibile consultare il sito www.giornatefai.it o telefonare al numero 02 467615366. Le versioni i-Os e Android dell’APP FAI saranno scaricabili gratuitamente dagli store di Apple e Google. Facile e intuitiva, l’app geolocalizzata riconoscerà la posizione dell’utente e indicherà la mappa dei luoghi più vicini da visitare. Previsto anche l’hashtag #giornatefai.

Edizioni Si24 s.r.l.
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