Chieti, Filippone aveva il porto d’armi: per i medici era “idoneo”

di Rosanna Pasta

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Chieti, Filippone aveva il porto d’armi: per i medici era “idoneo”

| giovedì 24 Maggio 2018 - 10:30

Secondo i medici, Fausto Filippone non presentava disturbi psichici e qualche giorno prima della tragedia consumata a Chieti aveva ottenuto il porto d’armi. Domenica scorsa Filippone ha ucciso la moglie Marina Angrilli, e la figlia di 10 anni, Ludovica, prima di togliersi la vita.

Per i medici, Filippone era “idoneo” al porto d’armi

Il 49enne che ha spinto la moglie giù da un balcone e ha lanciato la figlia da un viadotto dell’A14, prima di suicidarsi, aveva superato la prova psichiatrica per ottenere il porto d’armi ad uso sportivo. Il documento, secondo quanto riporta Il Messaggero, è arrivato circa 5 giorni prima della tragedia. Il suo piano iniziale era forse quello di sparare a Marina e Ludovica ma non si sa cosa gli abbia fatto cambiare idea. 

Per i medici, Filippone era “idoneo” a possedere il porto d’armi. Uno psichiatra del Centro di salute mentale di Chieti, aveva accertato la sua idoneità psicofisica anche in base al certificato del medico di famiglia. Il manager, quindi, non presentava condizioni patologiche o turbe che potessero compromettere, anche temporaneamente, la sua capacità di intendere e di volere.

Fausto Filippone non aveva mai mostrato interesse per fucili e pistole, prima della richiesta per il porto d’armi. La mattina stessa della tragedia, infatti, avrebbe annullato una prova pratica al poligono di Pescara, ultimo step prima di ottenere la licenza definitivamente. Non si sa ancora cosa abbia portato il manager a cambiare idea sul suo piano

La famiglia è ancora sotto choc. “Non sono in grado di stabilire se ci siano delle responsabilità e non ho intenzione di procedere contro qualcuno – ha detto Francesco Angrilli, fratello della moglie di Filippone – ma mi domando se Fausto poteva essere fermato prima di fare quello che ha fatto”. Il dolore per la perdita è incolmabile. “So solo quello che ho perso – ha aggiunto – e che non lo potrò mai più riavere”. In molti si erano accorti di qualche cambiamento nel comportamento di Filippone, sia la sorella, che ne aveva parlato con la cognata Marina, che la piccola Ludovica. La bambina, infatti, negli ultimi tempi disegnava l’uomo in un modo che faceva intendere una forte preoccupazione per il padre.

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