Usa, Melania Trump contesta il pugno duro del marito sui migranti

di Rosanna Pasta

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Usa, Melania Trump contesta il pugno duro del marito sui migranti

| lunedì 18 Giugno 2018 - 09:21

La first lady degli Stati Uniti, Melania Trump, sembra non condividere la linea politica “tolleranza zero” del marito, nei confronti di immigrati illegali nel paese. La portavoce di Melania, Stephanie Grisham, commentando il caso dei 2000 bambini separati dai genitori al confine con il Messico, ha detto alla Cnn che la first lady “odia vedere bambini separati dalle loro famiglie e spera che entrambi gli schieramenti possano alla fine unirsi per ottenere una riforma immigratoria di successo”. Unhcr ha definito la misura di Trump “irragionevole”.

Unhcr: “Politica di Trump irragionevole”

L’amministrazione Trump ha ricevuto un monito anche dall’Unhcr, che invita a smettere di separare i bambini migranti dai genitori al confine tra Stati Uniti e Messico. “Il pensiero che qualsiasi Stato cerchi di scoraggiare i genitori infliggendo tali abusi sui bambini – ha dichiarato Zeid Ra’ad Al Hussein, Alto commissario Onu per i diritti umani aprendo la sessione dell’Unhcr a Ginevra – è irragionevole“.

Melania Trump contesta il pugno duro del marito sui migranti

Un’insolita presa di posizione su una questione politica da parte di una first lady. Sulla sua piattaforma sociale “Be Best”, Melania Trump ha indicato l’aiuto ai bambini come una priorità, un linea in controtendenza con quella adottata dal governo del marito. Secondo quanto riferito da Grisham, Melania “crede che dobbiamo essere un Paese che segue tutte le leggi ma anche un Paese che governi col cuore”.

Prima d’ora Melania non aveva palesato la sua opinione sull’argomento che per adesso occupa i titoli dei media americani. Sembra che le tv Usa abbiano anche cominciato a trasmettere le immagini delle tendopoli in cui sono trattenuti i bambini e le proteste di molti esponenti dem, nonché di attivisti.

Storie di famiglie distrutte, di bambini senza genitori, di madri disperate entrano nelle case degli americani. I grandi media hanno raggiunto i luoghi di confine con il Messico, dove si attua la politica “tolleranza zero” per mostrare il dramma che si vive in quei luoghi e le immagini di bimbi che piangono diventano virali. Giornalisti e fotografi, come John Moore, trasmettono tramite la Cnn tutta la brutalità della condizione vissuta da chi entra illegalmente negli Stati Uniti dal Messico.

Paura, lacrime, perquisizioni di bambini spaventati e dei loro genitori fermati dagli agenti di frontiera sono i protagonisti degli scatti diventati virali. I reporter hanno avuto accesso alle strutture di detenzione e raccontano di gabbie realizzate con recinzioni metalliche, all’interno delle quali vengono ammassati gruppi di 20 bambini. Sembra che un’adolescente abbia raccontato di aver dovuto cambiare i pannolini ad un bambino perché la zia stava in un altro luogo della stessa struttura e che abbia mostrato ad altri ragazzi come procedere in caso se ne fosse presentata la necessità.

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