Il Def è in Parlamento, 9 mld contro la povertà e 7 per la quota cento

di Redazione

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Il Def è in Parlamento, 9 mld contro la povertà e 7 per la quota cento

| giovedì 04 Ottobre 2018 - 23:48

Il Def è alle Camere e conferma gli obiettivi, i tempi di attuazione delle riforme e le cifre. Previsti 9 miliardi per il reddito e pensioni di cittadinanza e 7 per la quota cento”. Palazzo Chigi ha reso noto l’invio alle Camere della nota di aggiornamento al Def spiegando che “le risorse per altre misure, centri per impiego (1 miliardo), flat tax (2 miliardi), assunzioni straordinarie per le forze dell’ordine (1 miliardo), truffati per le banche (1,5 miliardi) sono previste in altri capitoli di spesa”.

Sempre il Governo rivede al ribasso la stima di crescita per quest’anno che scende dall’1,5% previsto ad aprile all’1,2% stimato nella nota di aggiornamento del Def. Il deficit si attesterà invece all’1,8%, contro il 2,4% del 2017, e il debito pubblico scenderà dal 131,2% dello scorso anno al 130,9 previsto per il 2018. 

“Gli aumenti delle imposte indirette previste dalle clausole di salvaguardia verranno completamente sterilizzati nel 2019 e parzialmente nel 2020 e 2021”. Le clausole valgono 12,5 miliardi nel 2019 e 6,7 miliardi aggiuntivi nel 2020. “Nel Programma di Stabilità 2019 – si legge ancora – sarà presentato un piano di intervento volto a sostituire le residue clausole di salvaguardia con interventi di riduzione della spesa e di potenziamento dell’attività di riscossione delle imposte”.

La nota di aggiornamento al Def, confermate le misure cardine

“Confido che la presente Nota di Aggiornamento ponga le basi per una proficua sessione di Bilancio e, cosa più importante, per una vera ripresa dell’Italia nei prossimi anni”, scrive il ministro dell’Economia Giovanni Tria nella premessa al Def pubblicato sul sito del Mef. “L’obiettivo primario è di promuovere una ripresa vigorosa, puntando su un incremento adeguato della produttività del sistema paese e del suo potenziale di crescita e di conseguire una maggiore resilienza rispetto alla congiuntura e al peggioramento del quadro economico internazionale”.

Nel documento si legge anche che “il Governo attiverà entro la fine di quest’anno una task force sugli investimenti pubblici”.”Riprendendo le esperienze di altri Paesi creerà inoltre un centro di competenze dedicato. Questo avrà il compito di offrire servizi di assistenza tecnica e di assicurare standard di qualità” nelle amministrazioni centrali e periferiche. Questo “permetterà anche di creare nel tempo un insieme di capacità professionali interne alla PA nell’intera gamma di competenze”.

“Una progressiva discesa del debito pubblico che passa dal 131,2% del 2017 al 126,7% del 2021, passando attraverso il 130,9% di quest’anno, al 130,0 del prossimo e al 129,2% del 2020″. Ma “una riduzione più accentuata sarà possibile se si realizzerà la maggior crescita a cui il governo punta come obiettivo prioritario”.

Il premier Conte tiene compatto il Governo sul Def

Il ministro dell’Economia ha poi scritto alla commissione Ue: “La manovra garantirà la stabilità complessiva del sistema“. Serve un “dialogo aperto” con il governo che – assicura Tria – è “compatto su una manovra coraggiosa e responsabile”. Anche il premier Conte ostenta ottimismo: “Avanti con il coraggio di sostenere le proprie azioni, il cambiamento non va temuto”. Il premier difende “l’equità portata da una manovra che garantirà il reddito di cittadinanza a 5 milioni di poveri e invita anche le istituzioni europee a essere più populiste per colmare la frattura che si è creata con i cittadini”.

La manovra di bilancio che questo Governo si appresta a varare è coraggiosa e responsabile – scrive Tria all’Ue – puntando alla crescita e al benessere dei cittadini, assicurando in seguito un profilo di riduzione del deficit, che passerà dal 2.4% del 2019 al 2.1% del 2020 per chiudere all’1.8% del 2021″.

L’insieme delle misure della prossima manovra – dice ancora – “porterà un aumento della crescita all’1,5 per cento nel 2019 per arrivare all’1,6 e l’1,4 negli anni successivi”. “Ora si apre la fase di confronto con la Commissione Europea, che potrà valutare le fondate ragioni della strategia di crescita del Governo delineata dalla manovra”.

Def, Tria scrive alla Commissione europea

Il raggiungimento degli obiettivi perseguiti dal governo “verrà ottenuto anche grazie a un attento disegno degli interventi sia sul versante degli investimenti, sia su quello delle misure di sostegno attivo per il lavoro e la coesione sociale che garantiscano la stabilità complessiva del sistema”, aggiunge il ministro dell’Economia. 

“Come è avvenuto all’interno del Governo – dice ancora il ministro – auspico che il dialogo con la Commissione Europea rimanga aperto e costruttivo, tenendo conto delle reali esigenze di cittadini e imprese e del ruolo che svolgono le Istituzioni. In questo dialogo il Governo si presenta compatto e fiducioso“.

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