Novità in campo di adozioni: verrà resa incostituzionale tra qualche giorno la legge 184 (articolo 28, comma 7) del 1983 che prevede che il figlio adottato non possa conoscere l’identità dei genitori naturali, a meno che non questi non abbiano dato il consenso esplicito alla nascita del bambino.
Nonostante la Corte europea dei diritti umani avesse già condannato l’Italia in seguito all’episodio di Anita Godelli, alla quale è stata negata la possibilità di conoscere l’identità dei propri genitori naturali proprio a causa della legge 184, il caso è stato risollevato dal Tribunale per i minorenni di Catanzaro il 15 novembre 2012, quando il presidente Luciano Trovato ha dichiarato di fronte alla Consulta che “studi psicologici e sociologici hanno evidenziato che nelle persone adottate insorge il bisogno di conoscere non solo la storia precedente all’adozione, ma anche l’identità dei propri genitori, per ricostruire la propria storia personale e giungere a una più completa conoscenza di sé”.
Una grande svolta per i 140 mila figli mai riconosciuti in Italia e che a causa della legge 184 e della legge sulla privacy avrebbero potuto accedere, in maniera assolutamente paradossale, a queste informazioni solamente dopo cento anni.
