La sfida del Cavaliere: “Non mi dimetto” | E rilancia: “Pronto un colpo segreto”

di Stefania Brusca

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La sfida del Cavaliere: “Non mi dimetto” | E rilancia: “Pronto un colpo segreto”

| sabato 23 Novembre 2013 - 10:58

Silvio Berlusconi non ha nessuna intenzione di dimettersi. Lo ha ribadito nel corso di un’intervista al direttore del quotidiano “Il Mattino”. L’ex premier, dice, resta in attesa: chi lo vuole fuori dai giochi politici si assuma la responsabilità di “una cosa di cui si dovranno vergognare per sempre”.

L’ex premier non vuole uscire di scena e annuncia di avere un asso nella manica. In vista della probabile vittoria di Matteo Renzi nella corsa alla segreteria del Pd, Berlusconi riferisce che se non sarà possibile una sfida diretta con il sindaco di Firenze, “un comunicatore eccezionale”, “abbiamo un colpo segreto”. Non si tratta però della discesa in campo di Marina: “Non voglio assolutamente –sostiene il Cavaliere – che mia figlia entri in politica. Non voglio che, in un Paese in cui la magistratura è diventata un contropotere dello Stato, lei subisca ciò che ho subito io”.

L’annuncio del Cavaliere arriva dopo l’ennesima doccia fredda: il presidente del Senato Piero Grasso non ha concesso ieri il rinvio del voto che potrebbe sancire la sua decadenza da senatore. Il verdetto arriverà, come stabilito, mercoledì 27 novembre. Grasso ha preso la sua decisione e ha sottolineato che “non si ravvisano gli estremi per una nuova convocazione del Consiglio di presidenza”, come invece chiedevano i senatori di Forza Italia e Ncd. Berlusconi ribadisce: “L’ho detto e lo confermo. Il voto di decadenza è il punto di non ritorno oltre il quale ci regoleremo soltanto in base all’esame dei contenuti della finanziaria”. Il governo vorrebbe incassare il voto sulla legge di Stabilità entro martedì ma l’ex premier precisa: “Non la conosco. E come me neanche gli italiani. Spero che almeno nelle prossime ore i nostri senatori possano studiarla”.

Anche se in merito all’opportunità di arrivare al voto anticipato, il Cavaliere dice di non essere interessato a fare cadere il governo Letta. “Perché mai si dovrebbe tornare al voto? Il governo non ha forse raggiunto una maggioranza in grado di reggere, anche se noi passeremo all’opposizione?”. Poi la frecciata: “A meno che non prevalgano nel Pd volontà di fa cadere il governo…”.

Infine sulla scissione Pdl-Fi dice: “Nessuna frattura è insuperabile. Se dovessero capire di aver commesso un errore, noi saremmo tutti lieti di un ritorno all’unità”. A sostegno delle parole dell’ex premier i sondaggi, che, spiega il Cavaliere, indicano che la rottura con Alfano non è stata compresa dall’elettorato.

 

 

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