Potrebbe aprirsi uno spiraglio per fare luce su alcuni aspetti della latitanza del boss del trapanese Matteo Messina Denaro. Il marito della cugina, l’imprenditore Lorenzo Cimarosa, 54 anni, stanco dei riflettori della giustizia puntati addosso a causa del boss, avrebbe cominciato a parlare. In particolare dopo l’arresto del dicembre scorso, a colloquio con i pm, avrebbe messo a verbale alcune dichiarazioni.

Secondo quanto scrive Repubblica-Palermo, Cimarosa avrebbe fatto delle ammissioni dicendo di aver contribuito al sostentamento del padrino trapanese latitante versandogli più volte migliaia di euro. “Non sono un pentito – avrebbe detto Cimarosa ai pm secondo Repubblica – ma voglio parlare perché sono esasperato, e non solo io, dai continui arresti, dalle perquisizioni dai sequestri che fate per arrivare a Matteo Messina Denaro”.