Tra rivalità storiche e record da battere | Juventus-Roma vale già una stagione

di Gabriele Ruggieri

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Tra rivalità storiche e record da battere | Juventus-Roma vale già una stagione

| domenica 05 Gennaio 2014 - 09:28

Secondo Antonio Conte, Juve-Roma, è “una partita che vale tre punti come le altre”. Mente e lo sa. Mente perché la storia della rivalità tra i bianconeri e la Roma si perde quasi nella notte dei tempi, da quel gol-non-gol di Turone in una sfida di vertice nel 1981 ai mille episodi che non hanno fatto altro che accendere una sfida che oggi più che mai assume i toni del match che vale quasi una stagione, visto che mette di fronte la prima e la seconda della classe.

La marcia in più alla gara, come se ce ne fosse bisogno, la dà il divario, in termini di punti, tra le due squadre: quattro punti, che potrebbero voler dire giochi riaperti nel caso di vittoria dei capitolini, unica squadra ancora imbattuta del campionato; o una fuga che saprebbe già di colpo di grazia al torneo in caso di vittoria della Juventus.

Altro tema interessante è dato dall’odore di record in casa bianconera. Imponendosi contro la Roma, infatti, la Juve andrebbe a eguagliare quel primato di vittorie consecutive, dieci, stabilito proprio dagli uomini di Garcia a inizio stagione.

La Juve ha ritrovato Pirlo, la Roma Totti. I due giocatori di maggiore classe ci saranno. Ci sarà Tevez, che ha rischiato fino all’ultimo di mancare all’appuntamento per i problemi della moglie in cinta, rimasta in Argentina; e sarà in campo anche Mattia Destro, in un tridente tutto corsa e classe con il capitano e Gervinho. Possibile anche il recupero di Barzagli tra i bianconeri, che dovrebbero dunque schierare la formazione tipo.

Insomma, gli ingredienti per una gara all’insegna dello spettacolo ci sono tutti. Le due squadre segnano molto e subiscono poco, la Juventus ha il miglior attacco del campionato, con 39 gol, ma i giallorossi ne hanno messi a segno 35, così come la Roma ha la miglior difesa, 7 reti subite, ma la Juve è solo a quota 11. Identica la differenza reti, 28. Equilibri che, tuttavia, potrebbero cambiare radicalmente visto la facilità con cui nelle stagioni passate i match sono stati segnati dal segno “over”, le “manine” di Totti e di Lichtstainer a indicare il numero 4 agli avversari dicono molto.

Ogni partita, tuttavia, ha una storia a sé. La Roma di Garcia non è quella degli anni passati, forse nemmeno quella dei mesi passati e la Juve di certo non aveva previsto di trovarsi già a gennaio senza l’obbiettivo numero uno, la Champions. Appuntamento, dunque, alle 20.45 allo Juventus Stadium, e che vinca lo spettacolo.

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